Mentre il Titanic affondava l’orchestrina continuava a suonare. Hanno fatto ricorso a questa metafora gli ex cinquanta lavoratori dell’Evotape di San Cosma per giustificare l’occupazione dalla serata di ieri dello stabilimento di via Porto Galeo, leader in tutta Italia sino a due anni fa nella produzione di adesivi. Le maestranze, riunite nella cooperativa “Manucoop”, hanno deciso di presidiare la fabbrica dopo aver ricevuto una raccomandata, che vi mostriamo, in cui il curatore fallimentare, l’avvocato Vincenzo Manciocchi, rende nota la decisione del giudice delegato del Tribunale di Latina Antonio Lollo di respingere la richiesta della “Manucoop” di ottenere l’affitto di un ramo d’azienda per rimettere in moto il ciclo produttivo dell’Evotape. Questa decisione, di cui non si conoscono ancora le motivazioni – ha fatto seguito solo di alcune ore il tavolo tecnico riunito al comune di San Cosma con la partecipazione dell’assessore provinciale allo sviluppo economico Silvio D’Arco e i sindaci dei comuni del comprensorio. E se ieri sera – come si evince nelle nostre immagini – sono stati vissuti momenti di tensione alla presenza di un cospicuo schieramento delle forze dell’ordine questa mattina le maestranze dell’Evotape erano ancor più arrabbiate.
La tensione è sempre alta perché tra giovedì e venerdì potrebbero essere asportati i macchinari dello stabilimento di via Porto Galeo per essere venduti all’estero. Ma il presidente della Manu Coop Erasmo Olivella ostenta ottimismo sull’esito della loro rivendicazione.
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