SERVIZI SOCIALI E TUTELA DELLE FASCE DEBOLI, L’INTERVENTO DELL’ASSESSORE MICHELA BIOLCATI RINALDI

Con riferimento alle notizie apparse sui media, l’Assessore con deleghe ai Servizi sociali, Michela Biolcati Rinaldi, replica al consigliere comunale dell’Udc Giustino Izzo.
«Le accuse mosse nei nostri confronti di non tutelare le fasce deboli e pensare soltanto agli interessi dell’edilizia privata, le respingiamo al mittente. Così come infondate sono le accuse rivolte alla sottoscritta sul mancato percepimento del sussidio da parte delle famiglie meno abbienti. Il ritardo c’è stato, ma questo è dovuto al fatto che nelle scorse settimane abbiamo provveduto a modificare il regolamento per l’erogazione del sussidio stesso, che in alcuni casi ha comportato persino un innalzamento del contributo da 750 a 1000 euro. La rianalisi di tutte le richieste pervenute ha causato tempi di attesa superiori, dettati dal solo intento di dare un maggior aiuto ai più bisognosi. Peraltro, proprio in data odierna il dirigente del III Settore ha firmato l’atto di liquidazione. Il solerte consigliere Izzo, essendo un componente della commissione Servizi sociali, tutto questo lo dovrebbe sapere. Quello che noi intendiamo è un nuovo modo di amministrare, che è soprattutto lontano dagli interessi privati e dei pochi. Per chi si trova in difficoltà, amplificata oggi dalle difficili contingenze economiche, voglio ricordare la grande intuizione del compianto Sindaco Domenico D’Alessio di istituire l’anno scorso un fondo di solidarietà, che quest’anno è stato finanziato con 120 mila euro, derivanti tutti dalla lotta all’evasione fiscale. Questa è la nuova cultura politica, la nuova mentalità che abbiamo trasferito nella pubblica amministrazione. Abbiamo altresì tutelato le fasce deboli con un ulteriore sforzo: il Settore dei Servizi sociali infatti è l’unico che non ha subito tagli nel bilancio del nostro Comune, malgrado Stato e Regione abbiano diminuito i fondi a disposizione degli enti locali. Visto il momento di crisi socio-economica, l’amministrazione ha ritenuto di non tagliare i servizi alla persona, anzi di incrementarli per quanto possibile».