Sono diventate operative le prime due unità dei sette vigili urbani stagionali che il comune attiverà nel corso del periodo estivo per fronteggiare la complessità della situazione del traffico e dell’ordine pubblico in una realtà comunale che ha abituato i suoi cittadini a veder lievitare il numero degli abitanti dai rituali 10.500 residenti invernali alle quasi 15.000 presenze estive. Il settore che, come sempre, avvertirà l’ingombrante peso della crescita stimata attorno al 50%, è quello del traffico e del conseguente problema dell’esiguità dei parcheggi, tirato puntualmente in ballo e a sproposito da un esercito di “stanchinati” che non rinunciano all’utilizzo dell’automobile anche per spostarsi di soli cinquecento metri. E risulta veramente proibitivo l’impegno dei vigili urbani nel fronteggiare il pessimo vezzo di quanti si arrogano il diritto di lasciare l’auto in sosta nei luoghi più disparati, con conseguenze paralizzanti per lo scorrimento del traffico ormai paragonato da molti a una transumanza ininterrotta e spesso immotivata. Da qui l’esigenza di predisporre un servizio che contempli personale adeguato per il soverchiante impegno contro quelle che sempre più spesso si rivelano paralizzanti orde barbariche in moto continuo e alla ricerca, talvolta, di una ragion d’essere da conferire allo scorrere del tempo della loro tanto inconcludente quanto alienante giornata trascorsa a vegetare. E in questa fase propedeutica alla “discesa in campo” delle nuove leve, molto importante è stata la loro iniziazione pratica sul terreno operativo. Il tutto condito dal solito fair play con cui il comando della Polizia locale ha improntato l’approccio con gli utenti della strada di Itri. Infatti il primo atto commissionato alle due unità “stagionali” è stato quello di monitorare il traffico lungo tutta il corso Appio Claudio (lato Roma), dove sul parabrezza delle tante auto lasciate in divieto di sosta è stato apposto un cortese promemoria che faceva notare l’avvenuta infrazione commessa, rinviando, comunque, a un futuro, secondo, identico caso di irregolarità nella sosta, la verbalizzazione e l’irrogazione della sanzione pecuniaria. Con molta e consumata professionalità è toccato alla vigilessa Marianna De Simone (nella foto) fungere da tutor alle nuove colleghe per far loro acquisire dimestichezza con la realtà spaziale e soprattutto con le devianze tipiche degli automobilisti in circolazione sulle strade di Itri. Si è trattato di un altro momento di approccio preventivo, da parte del comune, verso quanti infrangono le regole dl codice della strada. Come già per l’utilizzo dell’autovelox -di cui il comune è dotato, come pure di telelaser e di etilometro- è volontà dell’amministrazione comunale svolgere un’azione preventivamente dissuasiva, con la misurazione della velocità oltre i 90 km, sui tratti dove questa è consentita, e non piratescamente repressiva come si è registrato fino a qualche mese fa nei territori di comuni limitrofi che hanno attivato il misuratore della velocità in maniera subdola, tarandolo sulla misura di 50 km orari, in tratti in discesa, che comportavano la pericolosa frenata dell’automezzo, portato per forza d’inerzia a transitare a una velocità maggiore, con l’attivazione, giorno per giorno, di segnali di limiti di velocità apposti arbitrariamente dalle pattuglie operanti lungo la statale Appia, senza la dovuta autorizzazione della Prefettura, e rimossi dopo il fruttuoso tiro al bersaglio contro gli automobilisti –per lo più lavoratori che si recavano sul posto del loro impegno occupazionale giornaliero- in transito.
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