Il condottiero e i suoi guerrieri finalmente si riposano ed a mente fredda, dopo l’apoteosi di giovedì sera, hanno potuto pensare con razionalità a quello che di grandissimo hanno saputo fare. Coach Nardone è ancora emozionato quanto torna a pensare quei momenti subito dopo l’emozionante gara 2: “Vedere i miei ragazzi piangere di gioia, i loro abbracci nei miei confronti mi riempiono, ogni volta che ci penso , il cuore. Questo è il premio del duro lavoro e dei sacrifici che tutta la Società ha fatto in questi due, dove tutti sono stati determinanti per il traguardo che abbiamo raggiunto. Sono stati due anni di duro lavoro, e voglio ringraziare coloro che non fanno parte più del nostro gruppo: Mori, Ceparano, De Andreis, Palmieri, i giovani Vellucci e Lisi, il Prof. Cannone, e Coach Aleo che adesso allena il settore giovanile, ma soprattutto il Capitano Zoboli che merita un elogio grande come giocatore e come persona per quello che ha saputo dare per vent’anni a questa Società. Questi hanno condiviso metà di questo percorso vincente, e quindi se adesso festeggiamo è anche merito loro. La soddisfazione più grande è quella, che in questi due anni, parecchi giocatori si sono rivalutati grazie al duro lavoro ed ai sacrifici fatti, aumentando man mano la loro autostima ed acquistando sempre più serenità e consapevolezza nei propri mezzi. Questo gli ha fatti crescere caratterialmente creando un prodotto vincente”.
Coach Nardone non dimentica nessuno e prima della dedica alla città, vuole ringraziare tutti coloro che sono stati vicino: “Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno supportato e sopportato. In primis il mio pensiero è rivolto al presidente Vagnati e al vice presidente Siniscalco, due uomini competenti ma soprattutto due signori con la S maiuscola, e sono orgoglioso per l’amicizia stretta che è nata fra noi che va al di là del rapporto professionale. Non voglio dimenticare nessuno per cui ringrazio il mio fedele collaboratore, Coach Ranieri, l’importante lavoro svolto ad inizio anno dal preparatore atletico Stefano Bruno, il fisioterapista Scotti che quest’anno è stato sottoposto a lavoro extra per via degli innumerevoli infortuni, il grande Dott. Bonelli, i dirigenti Fulvio Zucca, Salvatore Pesigi, Pierluca Di Mille, Antonello Carbone, Salvatore Tribuzio ,Gaetano Macone, Maria Assunta Macera, Terraciano, Paola Lauria, Agricola Giampaolo, Marco e Giulio Tribuzio, Gianluca Di Fazio e Stefano Chinappi. Non vorrei dimenticare i Tecnici del settore giovanile con a capo il responsabile Raffaele Di Cecca. Spero veramente di non essermi dimenticato nessuno. Un grazie di cuore anche all’emittenti televisive locali ed ai giornalisti tutti che ci hanno seguito con vero affetto”.
Prima di concludere la sua intervista, Coach Nardone vuole fare un encomio ai tanti tifosi presenti a Marino ed a quelli che hanno riempito il Palamarina specialmente in questi play off: “Quello che era il nostro sogno è diventato il sogno di un’ intera Città. Le cento e passa persone arrivate da Gaeta ci hanno dato una carica magnetica che solo un tifoso vero sa dare ai suoi beniamini. Sono particolarmente felice per la presenza di tantissimi giovani, questa è un’altra enorme conquista della Società: quando si parla di giovani si parla di festa”.