A Giulianello di Cori sono state scoperte alcune forme melaniche (completamente nere) della Podercis Muralis, la lucertola delle muraglie, un esemplare raro e sembrerebbe non ancora segnalato nel centro Italia, ma solamente alcuni esemplari al sud della penisola.
Questi lacértidi sono stati individuati, in un sito non molto distante dal paese, da Claudio Conti, vicepresidente dell’Associazione ambientalista NAUCRATES, una Onlus impegnata in programmi di conservazione della natura in Italia, in alcune aree del Mediterraneo e in Thailandia, e già protagonista sul territorio comunale di un interessante progetto di ecologia restaurativa.
“La prima osservazione di queste forme melaniche è stata del tutto casuale (come sempre accade in queste circostanze), e risale al mese di settembre 2011” – ha spiegato Conti – “Mentre cercavo di prelevare, incastrato tra i rovi, un fiore che presentava forma e colore particolari, improvvisamente vidi questa lucertola completamente nera prendere un bagno di sole”.
Ad aprile di quest’anno Claudio è tornato più volte sul luogo, ma non è riuscito più a vedere queste forme melaniche, forse a causa delle temperature ancora troppo basse. Poi, un pomeriggio di maggio, la rivide ed ebbe inizio la ricerca vera e propria. Tornò sul posto varie volte per programmare una strategia di lavoro che non creasse eccessivo disturbo all’ambiente e agli animali. Per quanto il loro territorio sia di difficile accesso e seminascosto dalla vegetazione (rovi) Claudio e il figlio Matteo (fotografo di turno) sono riusciti a scattare una sequenza interessante di foto.
“Ad oggi è possibile affermare che gli individui con fenotipo melanico sono con certezza tre, dei quali uno presenta dimensioni corporee leggermente maggiori” – ha proseguito Claudio Conti – “gli altri componenti della Podercis Muralis che frequentano questo sito presentano comunque, chi più chi meno, colorazioni molto scure dove spiccano, dorso-lateralmente, micropunteggiature di colore giallo. Ciò che invece varia è la colorazione della testa, dove in alcuni individui è totalmente nera, cioè senza micropunteggiature gialle”.
Insomma c’è molta variabilità fenotipica. La forma tipica si presenta con una colorazione verde-nera reticolata (tipica della campagna romana) o forme scure con diffuse macchie gialle. Questi lacértidi, nel corso del tempo, hanno dato origine ad una molteplicità di “razze geografiche”, fenomeno questo forse dovuto e favorito dalla loro fedeltà a territori piuttosto ristretti.
“È un frammento di biodiversità, un patrimonio biologico potenziale, che dovrebbe essere considerato un bene prezioso e quindi preservato” – ha concluso Claudio Conti – “pensando a come proteggere questo sito”.
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