Ieri pomeriggio, presso la Sala Conferenze del Museo della Città e del Territorio di Cori, gli olivicoltori locali hanno incontrato gli assaggiatori di olio per discutere di qualità.
È il primo incontro programmato per parlare delle caratteristiche organolettiche degli extravergine, al fine di portare a conoscenza dei produttori alcune importanti caratteristiche organolettiche scaturite dall’analisi sensoriale, effettuata con il metodo “panel test” ed eseguita dagli assaggiatori del Capol nel corso della selezione del VII° Concorso Provinciale “L’Olio delle Colline”, organizzato dallo stesso Capol e dall’Aspol in collaborazione con l’Assessorato Agricoltura della Provincia di Latina.
Le analisi chimiche, infatti, non bastano a stabilire la qualità dell’olio, proprio per questo motivo l’esame organolettico è fondamentale e il metodo utilizzato è standardizzato per evitare che variabili soggettive influenzino il giudizio finale. Il capo panel Giulio Scatolini ha guidato il gruppo di assaggiatori che ha esaminato quest’anno 306 campioni di tutta la provincia.
Soddisfazione è espressa dal presidente Capol e coordinatore del concorso Luigi Centauri – “In questi ultimi anni” – spiega – “il livello medio degli oli in gara è cresciuto sensibilmente. È importante che anche i piccoli produttori conoscano le caratteristiche di un olio eccellente che, oltre ad un buon fruttato, deve avere sentori di amaro e piccante i quali indicano la presenza di antiossidanti naturali. Il concorso nasce proprio per contribuire alla crescita della qualità degli extravergini del territorio caratterizzato dalla cultivar più diffusa, la Itrana. In quest’ottica si inseriscono anche gli appuntamenti con i produttori e i consumatori che l’Aspol e il Capol organizzano dopo il concorso”.
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