CAMPODIMELE: RIATTIVATO IL CONSORZIO BIM

Riattivato il Consorzio BIM della provincia di Latina. Dopo aver rintracciato negli archivi comunali la presenza di documenti che attestavano l’esistenza del Consorzio del bacino imbrifero montano della Provincia di Latina, istituito con decreto prefettizio n.12323/4^ del 17-05-1956, comprendente i Comuni di Campodimele, Roccamassima, Lenola, Itri, Formia, Spigno Saturnia, Castelforte e SS. Cosma e Damiano, il sindaco di Campodimele Roberto Zannella, insieme agli altri membri dell’Amministrazione, si è attivato in prima persona per ridare funzionalità al Consorzio in modo tale da permettere allo stesso di poter esercitare in maniera efficace le funzioni per cui era stato istituito. Difatti la legge 959 del 1953 prendeva atto che l’attivazione di grandi derivazioni idroelettriche, comportando la manomissione dei territori montani, produceva danni permanenti all’intero ecosistema, compromettendo l’ambiente, il paesaggio, il clima, la pesca ed in genere tutta l’economia montana. Per sopperire a tali conseguenze negative la normativa in questione previde la determinazione dei bacini imbriferi montani (b.i.m.), il loro perimetro col successivo decreto del Ministero dei lavori pubblici (d.m. 14-12-1954, art. 1 comma 1) e la costituzione dei consorzi Bim con lo scopo di favorire il progresso economico e sociale delle popolazioni interessate e soprattutto con la finalità specifica di ricevere i sovracanoni spettanti ai Comuni che le società concessionarie della gestione degli impianti idroelettrici (l’Enel) erano tenute a versare ai territori rientranti nei perimetri sopra richiamati. Sarebbe stato compito poi dei Consorzi stessi utilizzare tali fondi a favore del progresso economico e sociale delle popolazioni nonché per realizzare opere di sistemazione montana che non rientravano nella competenza dello Stato. Il Consorzio Bim della Provincia di Latina nacque nel 1956 ed in quella occasione vennero nominati i membri degli organi costitutivi. Tuttavia, dopo pochi anni dalla sua istituzione, le
cariche non vennero più rinnovate e il Consorzio è rimasto sostanzialmente inattivo fino ad oggi. Il sindaco Zannella, accertatosi dell’esistenza del Consorzio in questione interpellando direttamente la Federbim, ha preso contatto con tutti gli altri sindaci dei comuni interessati, incontrandosi con gli stessi e con i loro rappresentanti presso la sede comunale di Campodimele. I presenti hanno convenuto sulla necessità di riattivare il prima possibile il Consorzio predisponendo
gli atti necessari per l’operatività degli organi costitutivi del Consorzio, di verificare quindi l’importo quantitativo della somma spettante al Consorzio in questione e le modalità attraverso cui poter recuperare i fondi. Si è pure deciso di contattare il concessionario che in base alla normativa in questione era ed è tenuto a versare il sovracanone ai Consorzi Bim per verificare l’effettiva esistenza di tali importi. Da una richiesta rivolta alla società Enel dallo stesso sindaco Zannella in cui venivano chiesti ragguagli sui sovracanoni non eventualmente corrisposti e quelli annui legittimamente dovuti ai sensi delle leggi n. 959/1953 e n.136/1999, a seguito di una successiva risposta informale, risulta effettivamente che la società in questione sia debitrice di determinate somme non corrisposte. Pertanto le azioni successive hanno portato al recupero delle somme pregresse. Ad oggi sono già stati recuperati sovracannoni, riferiti al periodo  2005-2011, per un importo complessivo di € 105.747,67. Sono in atto ulteriori azioni per il recupero di sovracanoni pregressi delle centrali di Morino e Balsorano per un importo di circa 106.000,00. Inoltre si sta predisponendo un piano per il recupero dei sovracanoni derivanti dalla centrale idroelettrica di Presenzano mai erogati dall’Enel ai comuni.
L’impegno del Sindaco Zannella ha arrecato vantaggio ai territori e alle popolazioni interessati e ha creato nuove entrate, anche per gli anni successivi, per i comuni del consorzio.