APRILIA: OSSERVAZIONI ALLA VARIANTE DI RECUPERO, L’ANALISI IN CONSIGLIO COMUNALE

Sono in corso i lavori del Consiglio comunale convocato dal presidente Bruno Di Marcantonio con all’ordine del giorno l’analisi delle osservazioni alla variante speciale per il recupero dei nuclei abitativi spontanei.

Data la vastità dell’argomento già in conferenza dei capigruppo è stato concordato tra tutti i gruppi consiliari un calendario della seduta, che sarà presumibilmente sospesa alle 13 e aggiornata alle 15. Nel caso i lavori si protrarranno oltre le 21, saranno aggiornati nuovamente alle 9 di domani mattina.


Nella sua relazione introduttiva il sindaco f.f. Antonio Terra ha confermato la linea della pubblica amministrazione già espressa dal Consiglio comunale durante la seduta del 28 novembre (delibera n. 66/11), che è quella di ritenere complessivamente accettabili le modifiche alla variante operate dal comitato tecnico regionale e di procedere verso l’adozione definitiva di questo strumento urbanistico per la riqualificazione e il nuovo assetto delle periferie, che peraltro mantiene gli indici territoriali pressoché invariati rispetto a quelli della variante già adottata e controdedotta.

Il sindaco f.f. Antonio Terra ha contestualmente confermato la volontà politica di riconsiderare i nuclei abitativi esclusi dalla variante definitiva, perché stralciati presso la sede del comitato tecnico regionale di competenza.

“Sappiamo per certo – ha detto il Sindaco f.f. – che riaprire oggi l’iter della variante comporterebbe il rischio di allungare i tempi di un’adozione definitiva fondamentale per il futuro urbanistico, sociale ed economico di Aprilia. Riteniamo molto più logico, a tutela degli abitanti dei nuclei stralciati dalla variante, pensare nell’immediato ad un piano di recupero orientato verso coloro che non sono stati ammessi oggi al percorso di risanamento. In ultima analisi sussistono le condizioni affinché i nuclei esclusi possano essere oggetto di strumenti urbanistici autonomi come il Piano Casa. L’adozione definitiva della variante non vuol dire abbandonare al proprio destino chi ne è escluso: vuol dire lavorare con responsabilità per non vanificare le aspettativi dei cittadini che da anni sono interessati alla questione, e nella consapevolezza che ci sono i margini per recuperare e riqualificare chi oggi resta al di fuori delle perimetrazioni”.