NUOVI GUAI GIUDIZIARI PER UN NOTO PREGIUDICATO DI MINTURNO

Nuovi guai giudiziari per il pregiudicato di Minturno Cosimo Magliozzi, di 48 anni, ritenuto uno dei componenti di un’associazione per delinquere finalizzata alle rapine a mano armata, lesioni e sequestro di persona, reati commessi all’interno dell’aree dei principali porti della Campania e della Calabria nei confronti di autisti di tir carichi di merce e diretti all’imbarco per le isole maggiori. Magliozzi è stato di nuovo arrestato oggi insieme ad altre 11 persone bloccate dagli agenti dell’ ufficio Frontiera Marittima di Napoli e di Gioia Tauro e della squadra mobile della Questura di Napoli. Gli vengono contestati anche episodi estorsivi commessi nei confronti di imprese edili operanti nel settore della realizzazione di opere pubbliche e sembra che tra gli arrestati, ci sarebbero anche persone vicine alla camorra ed un pregiudicato calabrese. Secondo gli inquirenti Magliozzi faceva parte di un’holding criminale che si avvaleva anche di moderne tecnologie – in particolare di disturbatori delle frequenze dei localizzatori satellitari installati sugli automezzi – per compiere rapine ai danni di tir in transito lungo l’autostrada Salerno-Reggio Calabria. La banda era in possesso di numerosi automezzi con i quali simulava incidenti stradali, in modo da bloccare il traffico e assaltare le vittime di turno, e di appositi camion dove stivare subito la merce trafugata in modo da assicurarne la veloce consegna ai ricettatori. I malviventi potevano contare anche su “basisti” che li indirizzavano verso i carichi più remunerativi. L’organizzazione, infine, assicurava sostegno economico alle famiglie dei propri componenti in caso di arresto. Le indagini, che hanno permesso di nuovo di arrestare Magliozzi, si sono basate su intercettazioni telefoniche e ambientali e hanno permesso di sventare il 5 maggio 2010 un colpo ai danni di un tir che trasportava sigarette per circa 3 milioni di euro. Alla banda si è arrivati nel prosieguo delle indagini su un gruppo di poliziotti della sezione Falchi della questura di Napoli, arrestati nel febbraio 2010 – e attualmente sotto giudizio – per aver sottratto parte rilevante del carico di un tir rapinato. Quel tir era proprio uno dei bersagli colpiti dall’organizzazione sgominata oggi. Magliozzi era finito in manette l’ultima volta nel giugno 2011 ad opera dei Carabinieri di Angri dove l’uomo viveva. Era stato arrestato in ottemperanza al provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, emesso dall’Ufficio Esecuzione Penali della Procura della Repubblica di Sant’Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino, dovendo scontare la pena di 3 anni, 3 mesi e 8 giorni di reclusione, per violazione legge in materia di armi, ricettazione e concorso in tentato omicidio, reati commessi a Santa Maria la Carità e a Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli nel febbraio 2005 e nell’agosto di due anni prima