
Si celebra domani, mercoledì 18 aprile, la Giornata Internazionale dei Monumenti e dei Siti istituita nel 1983 dall’UNESCO, su proposta dell’ICOMOS, in concomitanza con lo svolgimento anche a Cori e Giulianello della XIV Settimana della Cultura, che fino a domenica 22 aprile non mancherà di stimolare l’interesse collettivo con un ricco programma di proposte didattiche e culturali di elevata qualità.
Nove Chiese (Annunziata, San Francesco, San Michele, San Salvatore, Sant’Oliva, Santa Maria, SS. Pietro e Paolo, Madonna del Soccorso e San Giovanni Battista) e otto monumenti (Tempio d’Ercole, Sipportica, Mura ciclopiche, Pozzo Dorico, Ponte della Catena, Tempio di Castore e Polluce, Lago di Giulianello e Palazzo Salviati) costituiscono un patrimonio storico – archeologico e paesistico dall’immenso valore, ereditato nel corso dei secoli.
Di questi, due sono stati dichiarati Monumenti nazionali (Oratorio della Santissima Annunziata e Tempio d’Ercole), e come tali ritenuti fondamentali per l’identità stessa della nazione. La città di Cori, peraltro, è l’unico dei sei paesi pontini a possedere due monumenti del genere. Uno (Mura Poligonali) rientra tra i Grandi Attrattori Culturali del Lazio quale itinerario turistico – culturale di eccellenza capace di fungere da volano economico e culturale, nonché civile e sociale dell’intero territorio regionale. A questi si aggiunge il Lago di Giulianello proclamato Monumento naturale e come tale appartenente alle aree protette della Regione in quanto patrimonio ambientale da preservare per le sue eccezionali caratteristiche naturalistiche.
In alcuni di questi siti l’Amministrazione è già intervenuta in questi anni con piani di bonifica, manutenzione, riqualificazione e restauro finalizzati alla loro conservazione e valorizzazione. Per altri sono in cantiere simili progetti che verranno realizzati ove possibile, ma si sta operando per trovare i fondi necessari ad estendere il più possibile il programma di tutela monumentale.
“Questo giorno speciale offre la possibilità di educare il pubblico sulla diversità del nostro patrimonio culturale e gli sforzi necessari alla sua protezione e conservazione, richiamando l’attenzione anche alla sua vulnerabilità – spiega il delegato alla Cultura Giorgio Chiominto –. L’auspicio è che tutto ciò sia uno spunto importante per un futuro nuovo improntato soprattutto su un unico concetto fondamentale: l’educazione alla cultura”.