ITRI: POLEMICHE PER I FALO’ DI SAN GIUSEPPE

Grande successo, non senza mugugni, per l’edizione 2012 dei Falò di San Giuseppe a Itri.
La manifestazione, che ha comunque risentito, nella diminuita presenza numerica di visitatori, della giornata lavorativa e della difficile situazione economica generale, ha raccolto consensi sulla qualità dei gruppi canori e folcloristici che hanno arricchito l’animazione attorno ai nove falò. Una nota fortemente polemica è giunta, però, dal comitato fuochi del quartiere Madonna delle Grazie, di cui si è fatto portavoce Enrico Bedendo. “Il comune ci ha trattato, come sempre, da cittadini di serie B. Da noi, con largo anticipo rispetto al 19 marzo, si è consentito che venissero abbandonati mucchi di arbusti e sfalci di ogni tipo, esaurendo, così il già limitato parcheggio automobilistico sul classico basolato di corso Appio Claudio.
Solo dopo le nostre vibrate proteste, il tardo pomeriggio del 19, ci è stato recapitato un carico di alberi del tipo “leccio giovane”, che conferisce al falò maestosità pirotecnica. L’abbandono anzitempo di ogni sorta di sfalci arborei ha rappresentato pure un pericolo incombente di incendio doloso, come è successo negli anni corsi quando vandali ubriachi hanno dato fuoco alle frasche accatastate prima del 19 marzo, provocando l’incendio di due lampioni della pubblica illuminazine, degli infissi del retrostante palazzo e l’annerimento di tutta la sua parete. In compenso, però, dal quartiere San Martino è giunto il compiacimento perchè “è stata la prima volta che si è registrata la sollecita pulizia del sito dove si è tenuto il falò, quello di Largo Staurenghi”. Apprezzabile anche il falò, fuori centro urbano, approntato dalla comunità rumena in località Raino, e al quale ha preso parte anche la squadra di calcio di terza categoria Pro Calcio Itri, con il suo allenatore, Angelo De Meo, il popolare “Papuòtt”, in testa. Presso tutti i falò ha portato la sua presenza il sindaco Giusepe De Santis, accompagnato, per tutto il percorso, dal presidente del consiglio Umberto Papa, dal portavoce API di Itri Giovanni Sinapi, da Senio Saccoccio, l’allora teorizzatore del progetto “Pro De Santis” e dal coordinatore provinciale della stessa formazione, Alessandro Aielli.