In merito all’incontro che si è tenuto questa mattina presso la Casa Comunale e al quale hanno preso parte Sindaco e Assessore allo Sport in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale e calciatori e staff tecnico della Pol. Gaeta impegnata nel campionato di calcio di serie D, si trasmette una dichiarazione di Antonio Salone.
“Oggi mi piangeva il cuore nell’ascoltare le tristi parole del tecnico Melchionna con il suo accorato appello all’istituzione Comune per salvare il salvabile di una situazione a dir poco disastrosa. Quest’anno si è scritta forse la pagina più nera della storia della gloriosa Pol. Gaeta, di cui tra l’altro io e il sindaco Raimondi siamo certamente tra i primi tifosi. Vergogna, questa deve provare chi ha solo promesso e non mantenuto, chi ha illuso una squadra, una tifoseria, una città e questa mattina non ha avuto il coraggio di essere presente in Comune per assumersi le proprie responsabilità, per metterci la faccia. Il Sindaco nel corso dell’incontro ha ampiamente spiegato come abbia più volte cercato di contattare il Presidente della Pol. Gaeta senza però mai riuscirvi. Noi abbiamo fatto tutto il possibile, forse più di quanto potevamo. Non tutti sanno ad esempio che tempo addietro, quando vi fu quel freddo terribile e le docce dello spogliatoio non erano funzionanti, Raimondi si adoperò e fece effettuare una riparazione. Solo il cambio di quella scheda costò 4500 euro. Ora io voglio lanciare un appello, non tanto ai cittadini, ma agli imprenditori e ai politici gaetani. Impegnamoci tutti affinchè la squadra della nostra città possa portare a termine regolarmente il campionato che sta disputando. Io a livello personale, di imprenditore, nonché come Lista impegnata alle prossime Amministrative, donerò alla società mille euro. Mi auguro che altri, chi più chi meno, possano unirsi a me. Purtroppo qui da noi c’è un’antica abitudine di parlare molto ma in quanto a fatti… Anzi, ma la mia non vuole essere una provocazione, perché ogni Lista, di destra , di centro o di sinistra, che parteciperà alle Comunali di maggio, non contribuisce con 500 euro? Vediamo in quanti risponderanno. Ad ogni modo ho intenzione di raccogliere direttamente tali contributi, per cui le persone che intendono collaborare si rivolgano direttamente a me. Per quanto riguarda la società fantasma che gestisce, o forse sarebbe più corretto dire che ha le quote di maggioranza del Gaeta Calcio, anticipo la mia volontà di fare in modo di commissariare la società. Sto valutando a livello legale tale possibilità. Inoltre stanno mettendo in difficoltà altre società che usufruiscono del Riciniello. Ieri proprio mi è stato chiesto di intervenire perché nessuno provvede a pulire gli spogliatoi. Non è giusto che la gente gaetana venga presa in giro in questo modo e la passione, l’affetto brutalmente calpestati. Stanno danneggiando l’immagine della nostra città. Comunque a Felice Melchionna ed ai ragazzi tutti, dico grazie di cuore perché veramente stanno onorando la città di Gaeta”.
MR. MELCHIONNA: “LA POLITICA E L’IMPRENDITORIA LOCALE ACCOLGANO L’APPELLO”
L’allenatore del Gaeta Calcio Felice Melchionna ha così dichiarato al termine dell’incontro: “Abbiamo molta fiducia nel sindaco Raimondi e nell’assessore Salone. Già ieri l’Amministrazione ha provveduto a reperire dei posti letto per i ragazzi e la spesa per la mensa. Siamo andati avanti per settimane e settimane con le promesse di imprenditori e dirigenti che le cose si sarebbero risolte. Così non è stato e siamo andati avanti con tanti sacrifici mettendo anche i soldi di tasca nostra per poter mangiare. Ora gli Amministratori ci hanno promesso un certo impegno: il Sindaco contatterà direttamente alcuni sponsor. Ci tengo a precisare comunque, a nome dello staff tecnico e dei giocatori che in ogni caso avremmo continuato a disputare il campionato perché se assumiamo un impegno lo portiamo a termine, a differenza di qualcun altro. Fino al termine ci impegneremo per raggiungere la salvezza. Crediamo nelle promesse di Raimondi e di Salone e speriamo che la politica e l’imprenditoria locale possano supportarli. Non dimentichiamo che questi ragazzi hanno delle famiglie, delle mogli, dei figli da mantenere”.