Quarantotto ore dopo l’emozionante vittoria di Domenica contro la Tiber Roma, uno dei protagonisti di quella serata, Michele Guida, ci racconta la gara, il periodo trascorso in maglia biancoverde e del suo rapporto con i giocatori e con Coach Nardone.
“Domenica è stata una partita molto ostica – esordisce il pivot biancoverde -, giocata tatticamente bene dai due allenatori ed anche molto fisica vinta da chi ha dimostrato nei momenti chiave di essere squadra. Questo è dovuto dal fatto che ognuno di noi sa che al primo posto c’è il bene della squadra e poi il bene del singolo”.
Il concetto di squadra, proprio quello tanto caro a Coach Nardone, e per il proprio Tecnico, per il presidente Vagnati e per i compagni di squadra ha solo parole lusinghiere: “Devo dire grazie al presidente Vagnati e a Coach Nardone che mi hanno cercato. Volevo rimettermi in gioco nuovamente e l’idea di tornare a Gaeta mi ha stimolato. Il Coach è una persona straordinaria: oltre ad essere un Tecnico preparatissimo e con una grandissima esperienza, mi ha colpito il suo straordinario lato umano. Ho la fortuna di trovare tutti compagnoni, avendo già giocato praticamente con tutti e questo mi ha aiutato ad inserirmi da subito”.
La consapevolezza di essere la squadra favorita non spaventa il pivot biancoverde, ma nello stesso tempo esorta a stare sul chi va là sapendo che la strada da percorrere è ancora irta di difficoltà: “Questa squadra non ha limiti, come abbiamo dimostrato fino ad ora. La strada è ancora lunga e dobbiamo giocare ancora tante partite e, soprattutto, affrontare l’insidia dei play off che, visto l’equilibrio di quest’anno, saranno veramente duri; per noi saranno fondamentali le prossime due gare casalinghe contro Marino ed Eurobasket Roma: due partite diversamente difficili che se portate a casa ci farebbero fare un bel passo avanti per la conquista del primo posto. Noi siamo pronti e siamo consapevoli che possiamo arrivare fino in fondo”.
