COLDIRETTI LATINA: DAL TAVOLO VERDE I COMUNI DIANO IL VIA LIBERA PER RIDURRE L’IMU. DOMANI A ROMA CONTRO IL FALSO MADE IN ITALY

*Saverio Viola e Carlo Crocetti*

“Ringraziamo l’assessore provinciale Tiero per aver indetto il tavolo verde di domani con all’ordine del giorno  le problematiche legate all’IMU in agricoltura”. Così il presidente provinciale di Coldiretti Latina Carlo Crocetti che aggiunge: “Si tratta di una tempestiva risposta alla nostra richiesta che testimonia l’attenzione che l’assessore e più in generale l’Ente Provincia riserva all’agricoltura. Purtroppo domani come Coldirteti abbiamo un impegno importantissimo a Roma per difendere il Made in italy e pertanto non potendo partecipare abbiamo pregato lo stesso Tiero di farsi portavoce e parte attiva promuovendo, un momento di coordinamento dei Comuni della Provincia di Latina in ordine al recepimento della nostra proposta, già inviata a tutti i Sindaci, per ridurre l’IMU, in attesa che si possano mettere in piedi strategie tendenti ad una “rivisitazione”, a livello nazionale, di una norma che rischia ancor più di compromettere la già tanto disastrata situazione in cui versa l’Agricoltura nazionale”.

Coldiretti Latina domani sarà a Montecitorio per il sit-in contro il falso pecorino di Stato prodotto con i soldi degli italiani. “Scenderemo in piazza – ha detto il direttore Saverio Viola – con le associazioni dei consumatori e degli ambientalisti, insieme ai cittadini e ai rappresentanti delle Istituzioni a livello nazionale, regionale e locale, a partire dai Sindaci con i loro gonfaloni provenienti dalle diverse Regioni. Il marchio Italia è il principale patrimonio del Paese che non viene adeguatamente tutelato e rispettato ed è invece spesso banalizzato, usurpato, contraffatto e sfruttato come dimostra il caso emblematico del falso Made in Italy di Stato rappresentato dal “Pecorino” prodotto completamente in Romania con i soldi dello Stato italiano, che sarà portato per la prima volta in piazza “in bella vista” a disposizione delle Autorità e dei cittadini: spreco di risorse pubbliche a danno degli italiani ed una analisi sul valore del marchio Made in Italy e sulle opportunità economiche ed occupazionali che possono derivare da una sua piu’ efficace tutela. Sarà l’occasione per affermare la centralità del settore agroalimentare quale una delle poche leve competitive di cui il Paese dispone per ricominciare a crescere, ma anche un modo per denunciare gli ormai troppi casi di disattenzione e sottovalutazione nei confronti di un settore che è patrimonio del Paese. Dal mancato divieto per legge del finanziamento di prodotti realizzati all’estero che imitano il vero Made in Italy alle sperequazioni determinate dall’IMU in agricoltura che aumenta in maniera maggiore per chi la terra la usa per vivere rispetto a chi la dispone per divertirsi o speculare, fino ai ritardi accumulati sull’applicazione della legge nazionale sull’etichettatura per fare sapere agli italiani quello che mangiano”.