SAN FELICE CIRCEO, CERASOLI: “PIANO DI EDILIZIA ECONOMICA E POPOLARE, NESSUN CENTRO COMMERCIALE AL BORGO”

“Nessun centro commerciale a Borgo Montenero, il Piano di edilizia economica e popolare non lo prevede”. Lo ha detto il sindaco Vincenzo Cerasoli venerdì in consiglio comunale rispondendo a una domanda che gli aveva rivolto il consigliere Giuseppe Schiboni in merito al progetto discusso nella seduta di venerdì sera. All’ordine c’erano infatti le controdeduzioni alle osservazioni presentate sul Piano da parte dal circolo Larus Legambiente. La delibera è passata con i voti della sola maggioranza (assente l’opposizione).

“Le voci circolate in questi giorni sono infondate – ha detto il primo cittadino – gli standard urbanistici del Peep adottato non prevedono assolutamente la realizzazione di un centro commerciale”. Anche nel testo della delibera si legge che “il Peep adottato non prevede la realizzazione di alcun centro commerciale, ma la mera realizzazione dei servizi elementari di quartiere nella misura del 20% della superficie residenziale, secondo le previsioni del rapporto dettato dall’art. 3 ultimo comma del D.M. n.1444/1968, con destinazione obbligatoria a negozi di vicinato di prima necessità e servizi collettivi per le abitazioni. Peraltro, nella delibera di adozione è stata prescritta l’espressa esclusione di destinazioni di media struttura di vendita, risultando pertanto impossibile la realizzazione di alcun centro commerciale”.


Viene sottolineato anche che la localizzazione di un’area per l’edilizia economica e popolare in località Borgo Montenero “risulta conforme alle previsioni di approvazione del Piano regolatore generale”.

Dettagliata anche la risposta in merito all’obiezione di Legambiente, secondo cui il Comune di San Felice Circeo, avendo una popolazione residente di poco più di ottomila abitanti, non ha l’obbligo di localizzare aree destinate alla edilizia economica e popolare. “Necessita evidenziare – si legge  – che nessuna norma di legge impedisce al Comune di localizzare aree per E.R.P. Al contrario, tale previsione rappresenta un diritto e una facoltà rimasta in larga misura inattuata”.  Inoltre, “la proposta di P.E.E.P. risulta dimensionata al fabbisogno abitativo del prossimo decennio”. Su questo punto è stato approvato un emendamento riportante dati statistici sul fabbisogno abitativo, che risulta proporzionato alla nuova volumetria residenziale prevista. Smentita anche l’osservazione circa la realizzazione di una struttura destinata a bocciodromo. “Il P.E.E.P. prevede lavori di mera ristrutturazione di una struttura preesistente quale standard pubblico di urbanizzazione secondaria, tuttora funzionante nell’ambito del quartiere di Borgo Montenero dove è localizzato il P.E.E.P”.