I carabinieri del Nucleo Operativo e radiomobile della Compagnia di Formia, nel pomeriggio di ieri, hanno eseguito due fermi di polizia giudiziaria nei confronti di due soggetti di nazionalità albanese, Cukali DeniS di anni 31, e il cugino Cukali Sedminelo, di anni 22, cugini, resisi responsabili nella serata del 5 marzo 2012 di una brutale rapina ad un distributore di benzina,sito in Terracina. Nella circostanza i due, a volto scoperto, ed armati di pistola, risultata poi una scacciacani, picchiarono un cittadino proveniente dal Bangladesh, addetto alla distribuzione del carburante, facendosi consegnare, prima di fuggire via, la somma di euro 1000 circa in contanti, incasso della giornata. In quell’occasione i due extracomunitari spararono anche alcuni colpi a scopo intimidatorio.
Nel pomeriggio di ieri i due, a bordo di una Alfa 146, con targa ucraina, le cui ricerche erano state diramate dal Commissariato di Polizia di Terracina, pochi minuti dopo l’avvenimento della rapina, sono stati intercettati lungo la Via Appia.di Formia, in prossimità del centro, e riconosciuti da una pattuglia del Nor della locale Compagnia, in servizio di perlustrazione.
La macchina è stata immediatamente bloccata e in seguito ad una meticolosa perquisizione sono state rinvenuti una pistola scacciacani del tipo Beretta 92 f/s alterata (in quanto potenziata) e relativo caricatore con munizionamento a salve, consistente in 12 proiettili, abilmente occultata in spazio appositamente ricavato dietro auto-radio; due passamontagna, una mazza di legno, tre guanti in lattice, fascette per immobilizzare le persone, nastro adesivo e forbici.
Il kit, da vera e propria “arancia Meccanica”, è stato posto immediatamente sotto sequestro, e sarà analizzato per verificare il suo utilizzo in precedenti fatti criminosi.
I due portati presso la sede di largo caduti di Nassirya, sono stati subito riconosciuti come gli autori della rapina perpetrata la sera prima in un distributore di Terracina. Ad incastrare i due extracomunitari, dimoranti provvisoriamente in Mondragone, sono state le immagini della telecamera di videosorveglianza, che ha ripreso la targa dell’autovettura ed i volti dei due uomini.
Per i due albanesi sono quindi subito scattate le manette, e la traduzione presso la Casa circondariale di Latina, in attesa dell’interrogatorio da parte dell’Autorità giudiziaria.
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