MAZZETTE AL COMUNE DI SABAUDIA, ARRESTATO PER CONCUSSIONE IL CAPOGRUPPO DELL’UDC NICOLA BIANCHI

*Nicola Bianchi*

AGGIORNAMENTO – Nel pomeriggio odierno, nell’ambito di una più complessa attività investigativa condotta da questa Squadra Mobile, al termine di un mirato servizio di appostamento, è stato tratto in arresto per il reato di concussione  il Consigliere Comunale, capogruppo dell’Udc presso il Comune di Sabaudia Nicola Bianchi, di anni 76.

Lo stesso è stato fermato dopo aver ricevuto da un noto imprenditore di Sabaudia, attualmente Sorvegliato Speciale della P.S., la somma di 5000 euro quale prezzo richiesto al fine di ottenere il cambio di destinazione d’uso per uno stabile sito in quel Comune.


Le indagini sono scaturite proprio da una dettagliata denuncia presentata  presso la Squadra Mobile di Latina dal citato imprenditore il quale, nell’occasione ha specificato di aver ricevuto dal Bianchi indebite pressioni in quanto, consapevole dell’amicizia con il proprietario dello stabile in questione, proponesse a quest’ultimo il pagamento di 15.000 euro per ottenere una modifica urbanistica.

Alla luce di ciò, d’intesa con l’Autorità Giudiziaria si attivavano mirate indagini, anche tecniche, che consentivano di riscontrare quanto dichiarato dal denunciante e permettevano di cogliere il Bianchi nella flagranza del reato. Le indagini, ancora in corso, sono volte ad acquisire ulteriori elementi a carico dell’arrestato, nonché individuare e identificare eventuali altre vittime, anche sulla scorta del materiale sequestrato in sede di perquisizione.

Dopo le formalità di rito Nicola Bianchi è stato ristretto presso le locali Camere di Sicurezza  a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

SABAUDIA, MICHELE FORTE: “SE LE INDAGINI CONFERMERANNO ACCUSE, FATTO GRAVE”

“Se le indagini confermeranno quanto emerso dalle prime ricostruzioni, si tratta di un fatto grave”. Lo dichiara in una nota il segretario Udc della provincia di Latina, Michele Forte, in merito all’arresto del consigliere di Sabaudia Nicola Bianchi. “Dispiace, – aggiunge Michele Forte – sia perché da anni portiamo avanti una politica fatta di trasparenza, tanto a livello di partito che dei singoli amministratori. Sia perché consideriamo l’Udc una comunità, nella quale il rispetto del bene comune e dei comuni valori, tra cui la legalità, è un elemento irrinunciabile. Non tenere fede a questi valori significa non sentirsi parte di quella comunità e, soprattutto, venire meno alla fiducia dei cittadini”.