SENTIERI D’ASCOLTO 2012: FORMIA E FARA SABINA CITTÀ DELLA CULTURA

*Bustric - Varieté degli animali 2*

“Sentieri d’ascolto 2012” è qualcosa di più di una stagione teatrale. È un programma polifonico di interventi diretti ad instaurare una relazione fra cittadini che si riconoscono intorno ad un progetto comune: il Teatro. Una scelta di radicamento che nasce dall’incontro sinergico, realizzato per la prima volta, fra due Assessorati differenti della Regione Lazio, l’Assessorato alla Cultura, Arte e Sport e l’Assessorato alle Politiche Sociali e Famiglia, nell’intento reciproco di promuovere la cultura sul territorio utilizzando il Teatro come modo di stare insieme, di valorizzare gli spazi, di rendere i palcoscenici luoghi di incontro, di scambio e di discussione. Dunque, non solo programmazione, ma politiche strutturali per incentivare le creatività, le nuove drammaturgie e il desiderio di Teatro che la collettività richiede.

*Edoardo Siravo*

“Sentieri d’ascolto 2012” è il frutto della condivisione, della concertazione e della discussione di più protagonisti: le istituzioni, il Teatro ed i cittadini. Tutti insieme consapevoli che il Teatro è una risorsa culturale essenziale che si realizza assieme alla comunità, e senza la quale lo sviluppo della stessa non avrebbe conclusione completa. Così il Teatro diventa strumento del sociale per intervenire sul tessuto urbano ed offrire soluzione al bisogno di coinvolgimento culturale, costruendo e rinsaldando le relazioni sociali, aggregando i giovani, e contrastando le cause di un costante disagio sociale.


*Piccoal Antigone*

Giunta alla sua sedicesima edizione, “Sentieri d’Ascolto 2012” sottolinea la propria vocazione di mettere in gioco le poetiche delle giovani formazioni e di differenziare i territori in cui promuovere questa iniziativa, tenendo in considerazione la pluralità dei linguaggi teatrali. Due sono i progetti speciali: “Formia e Fara Sabina – città della cultura”, insieme per affermare la funzione sociale ed economica del Teatro attraverso una serie di manifestazioni curate da artisti che si stabiliranno in piccole comunità per favorire l’aggregazione e la diffusione della cultura teatrale, lavorando non solo nei teatri ma anche nel tessuto territoriale come scuole, centri culturali, musei, centro anziani, centri di salute mentale. I progetti sono promossi dall’Assessorato alla Cultura Arte e Sport e dall’Assessorato alle Politiche Sociali e Famiglia della Regione Lazio, e realizzati dall’Associazione teatrale fra i Comuni del Lazio (ATCL), in collaborazione con il Comune di Formia e il Comune di Fara Sabina/Passo Corese; con il Distretto Didattico, il Centro di Salute Mentale e l’IPAB – SS Annunziata di Formia; con la Direzione Didattica, il Centro di Aggregazione Giovanile “Macondo, il Liceo Lorenzo Rocci e il Teatro Potlach di Fara Sabina.

*Toporagno e Sedanorapa*

“Sentieri d’ascolto 2012” propone una ricca ed eterogenea offerta teatrale per i territori di Formia e Fara Sabina: spettacoli, formazione, laboratori e percorsi didattico-divulgativi spettacolarizzati, nell’intento di utilizzare il Teatro come strumento vitalizzante all’interno del mondo della scuola, e come mezzo di terapia e di contrasto al disagio sociale e psicologico all’interno di ambienti ospedalieri.

Il programma di Formia prevede per la sezione “La scuola va a teatro”, una serie di attività di didattica ed “educazione alla visione” rivolte al mondo della scuola e del pubblico giovanile in generale. L’iniziativa si compone di tre spettacoli: Sogno di una notte di mezza estate della compagnia teatrale Tea, Giufà, il mare e le nuvole di Ruota Libera e Toporagno e Sedanorapa di L’Allegra Banderuola. Il progetto continua con la sezione “Laboratori sensibili” dal titolo “Maschere e tamburi – un viaggio nel teatro e nella musica”, un ciclo di attività formative all’interno di ospedali e centri di salute mentale come il C.S.M. di Formia (progetto a cura di Maria Teresa Berardelli, Marcella Favilla e Francesco Scalabrella). Il teatro interviene così nei processi di guarigione e reinserimento sociale dei disabili fisici e mentali, nonché nelle operazioni di disintossicazione dall’uso delle droghe. Infine, grandi nomi del panorama teatrale saranno i protagonisti degli spettacoli che andranno in scena al Teatro Remigio Paone di Formia. Sul palcoscenico si alterneranno Il mio Salgari di Paolo Fallai con Vanessa Gravina (23 febbraio), Tutto quello che le donne (non) dicono di Valter Lupo e Francesca Reggiani (15 marzo), Il mio Coppi  pedala, pedala di Albe Ros Pamela Villoresi (28 aprile), ed infine Odi et Amo – l’amore al tempo degli dei di Michele Di Martino con Edoardo Siravo e Silvia Siravo (8 maggio).

*Francesca Reggiani*

Il programma di Fara Sabina si articola nella sezione “Il teatro va a scuola”, composto da momenti di formazione per gli insegnanti, attività laboratoriali per i bambini e tre spettacoli, Uno della Compagnia Teatro delle Apparizioni, Il mago di Oz della Compagnia Il Tetraedro e Pollicino stralunato della Compagnia Teatro degli Incerti. Inoltre, è previsto il laboratorio di scrittura drammaturgica a cura di Massimiliano Civica dal titolo “Il Mestiere dell’attore”. Per quanto riguarda i “Laboratori sensibili – Maschere e tamburi – un viaggio nel teatro e nella musica”, le attività si svolgeranno presso il Centro di aggregazione giovanile “Macondo”. Ed infine, il progetto si conclude con una serie di spettacoli in scena al Teatro Potlach di Fara Sabina, che vedrà alternarsi la Compagnia Teatro Potlach e abitanti di Fara Sabina con Fara in scena (25 febbraio); il Varieté degli animali di e con Bustric (3 marzo); la Serata indiana e Puthana della Compagnia Tascabile di Bergamo (24 marzo); Lemuri il visionario con Vittorio Centrone (31 marzo); Cara Medea Piccola Antigone della Compagnia Kismet (14 aprile); Land Rover con Gianfranco Berardi (21 aprile); Perché cantiamo della  Compagnia Teatro Potlach (28 aprile); Sopra un palazzo ci sta un cane pazzo della Compagnia Agricantus (5 maggio).

Così l’assessore alle Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio, Aldo Forte, dichiara: “Sentieri d’Ascolto ha un merito, quello di coniugare l’arte e lo spettacolo con l’attenzione a tematiche sociali importanti, come la malattia mentale o il disagio giovanile. Con questo progetto vogliamo diffondere una più corretta informazione e contrastare il rischio emarginazione o devianza sociale. Il teatro ci permette di raggiungere ambedue questi obiettivi, da un lato grazie alla sua forza comunicativa, dall’altro grazie alla sua forza terapeutica con la quale dà la possibilità a chi soffre il disagio sociale nelle sue diverse forme di affrontarlo e superarlo. Si tratta di un’operazione che porta con sé un alto significato culturale e sociale”.

IL PROGRAMMA