Si sono conclusi alle 21 di ieri sera i lavori del Consiglio comunale convocato dal presidente Bruno Di Marcantonio alle 17 in aula consiliare ad Aprilia. A tenere banco, principalmente, sono stati i due punti all’ordine del giorno riguardanti la gestione del servizio idrico integrato, con l’assise che ha approvato le dichiarazioni di illegittimità delle deliberazioni n. 3 e 4 assunte lo scorso 11 novembre dalla Conferenza dei Sindaci dell’Ato4, la prima relativa al metodo di determinazione della tariffa per il servizio idrico, la seconda sull’adeguamento della convenzione di gestione di Acqualatina agli standard della convenzione tipo regionale.
Le delibere del Consiglio comunale sono state approvate all’unanimità dei presenti (la coalizione di maggioranza e il Pd, mentre il resto dell’opposizione ha abbandonato la seduta non prendendo parte al voto): consequenzialmente al sindaco di Aprilia Domenico D’Alessio è dato mandato di agire, se necessario anche nelle sedi giudiziarie opportune, al fine di fare accertare l’illegittimità degli atti della Conferenza dei Sindaci.
“Ancora una volta, dopo le determinazioni dell’aprile del 2010 – ha commentato il sindaco di Aprilia – sottolineo come la coalizione civica e l’esecutivo che rappresento si siano comportati con linearità amministrativa, in totale ossequio al programma politico con il quale ci siamo presentati al giudizio dell’elettorato. Quando il sottoscritto ha deciso di abbandonare la seduta di Conferenza dei Sindaci dello scorso 11 novembre, c’era la consapevolezza che quelle proposte deliberative non apparivano a sostegno della collettività, ma ancora una volta a difesa dell’interesse di questa società privata cui è stata affidata la gestione del servizio idrico. E la dimostrazione non ha tardato a manifestarsi: se l’esito del Referendum non fosse stato aggirato le tariffe avrebbero subito già una prima diminuzione. Lo stesso discorso vale per quanto riguarda le modifiche alla convenzione di gestione. Non si tratta certo di modifiche tali da uniformare il contratto Acqualatina alla convenzione tipo e le criticità dichiarate dal Comune di Aprilia e dalla Regione Lazio, confermate tra l’altro dal Consiglio di Stato, permangono tutte. Se così non fosse stato, anche le tariffe sarebbero state adeguate agli standard e le bollette, di conseguenza, meno care per i cittadini”.
Il capo dell’amministrazione apriliana ha voluto anche commentare l’esito del voto, di chiara natura politica. “Prendiamo atto ancora una volta – ha detto il sindaco Domenico D’Alessio – che l’opposizione di centrodestra non ha partecipato al voto, lasciando l’aula consiliare. Adducendo scuse e pretesti ormai fuori tempo massimo, come quella di dover approfondire gli atti, l’opposizione ha dimostrato di non volere o non sapersi assumere la responsabilità di esprimere anche un voto contrario. Si è trattato di un atteggiamento pilatesco, dettato nuovamente dalla volontà di assecondare la disciplina imposta dal partito e non perseguire l’interesse collettivo”.