Il giorno 27 gennaio è pervenuta presso il palazzo comunale una nota dell’Asl di Latina, Ufficio Sian (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione), con i risultati delle analisi dei campioni idrici prelevati nella borgata di Campoleone relativamente alle concentrazioni molecolari di arsenico e fluoruro nell’acqua potabile.
È bene ricordare che lo scorso 5 gennaio il sindaco di Aprilia Domenico D’Alessio, anche in quel caso in seguito ai risultati delle analisi da parte dell’azienda sanitaria locale, aveva emesso un’ordinanza di divieto dell’uso alimentare dell’acqua a Campoleone e di installazione delle autobotti, perché i dati relativi al fluoruro erano superiori al tetto massimo consentito e il gestore del servizio idrico aveva comunicato alcuni ritardi nella messa in esercizio di un impianto di potabilizzazione.
I prelievi idrici del 20 e del 23 gennaio, in seguito alla messa a regime di detto impianto, hanno evidenziato come la concentrazione molecolare di arsenico e fluoruro sia rientrata nelle norma.
Dalla fontana di piazza San Giovanni Battista, a fronte di un massimo di 10 microgrammi/litro per l’arsenico e 1,5 milligrammi/litro per il fluoruro, la concentrazione molecolare riscontrata è, il 20 gennaio, di 3 microgrammi/l di arsenico e 1,1 milligrammi/l di fluoruro; il 23 gennaio, di 4 microgrammi/l di arsenico e 0,9 milligrammi/l di fluoruro. I parametri pertanto rientrano nei limiti del D.Lgs. 31/2001.
Per effetto di ciò, il sindaco di Aprilia Domenico D’Alessio questa mattina, con ordinanza n. 23, ha provveduto a revocare la precedente ordinanza di divieto di uso alimentare dell’acqua.