GAETA: DA META’ FEBBRAIO PARTONO I WEEK END DELL’ARTE

*L'assessore David Vecchiariello*

Nell’ambito della valorizzazione turistica della città, grazie alla collaborazione ed alla sinergia con l’Arcidiocesi e la Pro Loco Gaeta, l’Assessorato al Turismo ha ideato il progetto dei Week End dell’Arte.

“A partire dalla metà di febbraio, il secondo ed ultimo fine settimana di ogni mese saranno proposti pacchetti turistici all’interno dei quali saranno inclusi itinerari e visite guidate ad alcuni dei nostri più importanti beni storico-architettonici, spesso non aperti alla libera fruizione (tra cui le Chiese di San Giovanni a Mare, San Domenico, Sorresca, Rosario, Addolorata ed altre) – afferma l’assessore al Turismo David Vecchiariello -. Tutto ciò è stato possibile anche grazie all’aiuto delle Guide e degli Operatori Turistici locali. La differenza rispetto a quanto avvenuto sino ad oggi sta nella creazione di veri e propri pacchetti ad hoc, con soggiorno nella nostra città e con il servizio delle guide turistiche”.


“Il progetto ha come finalità quello di sfruttare appieno il nostro circuito culturale che si pone come una valida alternativa e integrazione del turismo balneare limitato a pochi mesi, se non fine settimana, nel corso dell’anno – spiega Vecchiariello -. La nostra convinzione è che l’arte può essere il principale «prodotto» su cui il nostro territorio deve investire per attrarre nuovi flussi di turismo culturale lungo tutto l’anno nella consapevolezza che lo sviluppo della città per il futuro (non tanto prossimo) debba fondarsi sulla stretta connessione tra cultura e turismo, valorizzando le innumerevoli risorse artistiche e i beni culturali di cui Gaeta è ricca”.

“È in sintesi l’affermazione di una idea di «cultura diffusa» capace di promuovere le diverse vocazioni del territorio cittadino, attraverso una reale apertura degli spazi che fanno parte della nostra identità. Questa è l’idea di fondo per un progetto che si spera possa divenire una costante per la nostra città anche nei mesi ed anni a venire consapevoli che il suo grande patrimonio d’arte merita di essere valorizzato e riscoperto – conclude l’Assessore -. La programmazione culturale non va intesa come serie di eventi occasionali, ma come un vero e proprio sistema integrato di servizi e, soprattutto, di fruizione dei beni culturali tramite una pianificazione delle azioni a medio e lungo termine. Solo così la valorizzazione delle peculiarità e delle ricchezze del nostro territorio avrà pieno compimento con possibili ricadute economiche sulla città stessa e sul comprensorio”.