ITRI: GLI STUDENTI DELL’AGRARIO OTTENGONO IL LABORATORIO DI CHIMICA

Lo sciopero dei giorni scorsi degli studenti dell’istituto professionale di stato per l’agricoltura di Itri ha sortito un primo effetto positivo. E’ stato infatti consegnato alla scuola di piazzale Pertini un laboratorio di chimica, fatto pervenire dalla dirigenza di Borgo Piave.

“E’ una struttura già usata – ha commentato, soddisfatto, Mario Aramini capo della delegazione degli alunni – ma è pur sempre il frutto della volontà di venire incontro alle richieste degli studenti. Oltretutto, in questi giorni in cui in terza media i nostri colleghi più piccoli debbono formulare la scelta formativa dopo il triennio della scuola di primo grado – ha proseguito Aramini – è interesse anche nostro far apparire la scuola adeguatamente rispondente alla domanda dell’utenza. Non dimentichiamoci che, con il Mercato Ortofrutticolo di Fondi a pochi chilometri e la moltitudine di aziende agricole operanti nella Piana, le possibilità di trovare occupazione per un alunno che si diploma presso la nostra scuola non sono poche. Sicuramente molto di più rispetto a uno studente che abbia completato il quinquennio di ragioneria, geometra o magistrale, per non parlare dei licei classici  scientifici, che non danno un titolo di studio cosiddetto finito. Ecco perché, domani, giovedì, formuleremo al preside Di Battista, che incontrerà alunni, professori, familiari, alle ore 15,00, presso la scuola, richieste attinenti la concessione di materiale necessario per svolgere le attività pratiche del settore agrario, gli strumenti per rendere l’ora di educazione fisica più compiuta e, soprattutto, lo sforzo per reperire una sede adeguata, provvista di terreno adiacente, per le attività pratiche, come quella che la scuola aveva un tempo e che è stata poi venduta qualche anno fa. D’altronde – conclude Aramini – la nostra mobilitazione vuole tendere all’ottimizzazione dell’unico istituto professionale di stato per l’agricoltura che c’è tra Priverno e l’estremo sud della provincia. La concessione del laboratorio, più che una vittoria del sindaco, che l’ha chiesto al preside in nostra presenza, martedì, quando ci ha ricevuto e ci ha ascoltato presso il comune, o degli alunni, è la vittoria della scuola agraria che ha dimostrato di saper prontamente rispondere alle attese e alle istanze provenienti dall’utenza”.


Resta ora da vedere, alla luce dell’incontro di oggi, se, per quanto riguarda un altro aspetto, le dimissioni presentate qualche giorno fa dal prof. Lucio Fusco, coordinatore della scuola e instancabile promotore della sua riapertura dopo che nel 1982 era stata disattivata per neppure malcelati calcoli elettorali di politici che avrebbero voluto farla riaprire a Fondi, senza mai riuscirci, rientreranno. Sarebbe, la sua defaillance, un’autentica iattura per una realtà scolastica che era partita con il piede giusto per rispondere più che egregiamente alla domanda di tanti studenti, convinti della scelta verso la professionalità tecnicizzata offerta dall’istituto agrario.