***video***RAPINA ALLA BPF DI MONTE SAN BIAGIO


***AGGIORNAMENTO***60.000 euro è il frutto di una rapina perpetrata a Monte San Biagio ai danni della filiale locale della banca Popolare di Fondi. Ad agire sono stati in tre. Si sono intrufolati nella sede dell’istituto di credito alle 15,45 con il volto coperto da passamontagna e muniti di un taglierino. Con uno spiccato accento campano, hanno intimato ai due impiegati e al direttore, presenti insieme a tre clienti nei locali ubicati nelle vicinanze del municipio, di consegnare l’incasso. Senza opporre resistenza, come da diposizioni ormai di prassi, il cassiere ha dato loro tutto quanto aveva presso il suo sportello, 60.000 euro, come appurato dalla successiva operazione di controllo. Terminato il blitz, i tre, senza chiedere ai presenti di chiudersi, come spesso avviene, in qualche altra stanza o di stendersi per terra, sono usciti dalla banca dove, in base anche alle testimonianze raccolte, c’era un quarto complice ad attenderli con una Lancia Ypsilon 10, risultata, poi, rubata a Fondi, che, partita a razzo, si è diretta verso il centro del paese, per essere ritrovata, poco dopo, dai Carabinieri del posto un chilometro più avanti, lungo la via che, scendendo dalla parte orientale del paese, porta alla Sughereta di San Vito e, soprattutto, permette di raggiungere sia la statale Appia, sia la provinciale Fondi-Lenola, lungo la quale far perdere più facilmente le tracce.

Subito i Carabinieri coordinati dal luogotenente Michelangelo Nanìa, hanno avviato le indagini, senza trascurare nessun dettaglio. Non potrà essere loro di grande aiuto la sequenza della rapina ripresa dalle telecamere di videosorveglianza, in quanto i tre avevano il volto travisato. Il freddo intenso della giornata e la chiusura delle attività commerciali, data l’ora, hanno permesso che i malviventi agissero indisturbati, in quanto c’era pochisima gente in giro. Questa prima rapina registratasi a Monte San Biagio ha fatto tornare d’attualità il problema delle sistemazione provvisoria dei militari della Bemerita, per ora materialmente dislocati a Terracina, presso la compagnia diretta dal neo comandante, il cap. Angelo Bello, in attesa della costruzione della nuova caserma nei pressi dello scalo ferroviario. Benchè apprezzati per il loro impegno 24 ore su 24, la gente li vorrebbe in paese perchè la sola presenza fisica “in loco” dissuaderebbe psicologicamente chi si appresta a mettere in atto operazioni criminose.


[adrotate group=”3″]
[adrotate group=”2″]