Nuovi raid malavitosi nelle abitazioni di campagna a Itri. Questa volta, i razziatori, dopo essere penetrati nella casa rurale di un muratore, A.S., hanno dapprima bivaccato. Poi, dopo aver lasciato tutto sottosopra, se ne sono andati non senza aver prima divelto tutti gli infissi dell’abitazione, del valore di 15.000 euro che il proprietario aveva da poco installato grazie a considerevoli sforzi economici, frutto di tanti sacrifici e di tanti risparmi affrontati con la laboriosa moglie, una insegnante di lingua presso la scuola media inferiore.
In un altro caso, i ladri hanno ripulito un appartamento in campagna di proprietà di un elettricista, F.D.B., in località Campoli, nella zona ad est di Itri. Segnalati anche altri casi di “visite indesiderate”. Sugli episodi indagano i Carabinieri della locale stazione, cui tutti, a Itri, attestano il grande merito di vigilare costantemente sull’ampio territorio comunale, esteso ben 11.000 ettari. Quello che la gente, invece, non manda giù e che contesta sempre più massicciamente è la mancata “attenzione”, da parte di chi di competenza, alla situazione di Itri. Ci vogliono più operatori dell’ordine pubblico e, soprattutto, ci vuole la certezza della pena, che dissuada tanti malviventi dall’intraprendere quotidianamente azioni criminali. Fin quando non ci sarà qusta certezza, la sforzo della Benemerita non riuscirà a fronteggiare la soverchiante orda dei malfattori che si è annidata in un paese dove non manca nulla: topi di appartamento, spacciatori, induttori alla prostituzione, attività commerciali che non fanno registrare neppure un avventore nel giro dell’intera giornata, gente in soggiorno obbligato, strani parcheggi – in appartamenti ubicati in zone di campagna – di gruppi di persone provenienti da altre nazioni e che dopo un paio di giorni scompaiono da Itri, guarda caso, dopo che si sono registrati furti in appartamenti.
La rabbia delle vittime è aumentata dopo la notizia – a tutti nota – che un 19enne di Terracina, autore del furto di uno scooterone da 200 cc a Formia, è fuggito con il veicolo rubato. Con lui, senza casco, alle tre di notte, un minore anche lui di Terracina. Correndo a circa 150 km/orari, i due hanno forzato un posto di blocco dei Cc a Sperlonga, un altro a Fondi, hanno zigzagato sulla Fondi-Sperlonga per non farsi superare dall’auto dei CC, hanno costretto i Tir diretti al Mof a frenate improvvise per non investire i due sciagurati, hanno gettato lo scooterone contro l’auto dei CC e, dopo questo po’ po’ di movida notturna, uno dei due è stato arrestato. L’indomani, il giudice di turno, la dott. Olimpia Monaco, interpretando correttamente la Legge, lo ha rimesso in libertà, perchè solo 18enne e incensurato. Nulla da eccepire per l’ortodosso comportamento del Magistrato, ma, se queste sono le leggi, ci saranno decine di idioti che, incoraggiati dall’impunità, imiteranno il terracinese che la madre credeva a letto e che invece stava movimentando la notte nel sud della provincia. In margine a tutto questo, va sottolineata la grande professionalità dei Carabinieri.
Per non rischiare processi materiali e mediatici – chissà perchè la maggioranza dei giornali italiani è sempre pronta a crocifiggere le forze dell’ordine quando fanno il loro dovere e a non spendere una riga contro i delinquenti – immaginiamo quante raccomandazioni via radio siano state rivolte dal coordinatore dell’operazione (il m.llo comandante i CC di Sperlonga, Antonino Ciulla, rimasto ferito nell’azione, senza “marcare visita”, per continuare il suo servizio nei giorni seguenti, a differenza di tanti dipendenti pubblici, “malati immaginari” impegnati in safari nel Kenia, sui lidi dei Tropici o sulle nevi alpine) affinchè nessuno degli uomini toccasse la pistola oppure nessun pilota delle auto dei Cc urtasse i ladri in fuga. Ci sarebbe stata la sollevazione generale del coacervo giornalistico, se fose successo qualcosa di simile!
E allora, – si commenta a Itri – se ci sono queste premesse, non basteranno le notti insonni dei militari della Benemerita a frenare le invasioni barbariche del fior fiore della delinquenza a Itri e ovunque. Ma – conclude la gente – perchè queste cose il popolo se le ripete solo “a microfoni spenti” e non ha il coraggio di declamarle pubblicamente, attribuendo le colpe e le responsabilità del novello Far West a giornali sponsor della delinquenza, a molti psicologi sempre pronti a difendere chi offende materialmente e moralmente, a partiti e gruppi per i quali incendiare auto e distruggere il patrimonio pubblico e privato è sempre e soltanto motivo di orgoglio e di merito?
Meditate gente, meditate!
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