“Energie rinnovabili e agricoltura”. Questo il tema dell’incontro promosso dalla Coldiretti del Lazio, in collaborazione con Acea, in programma domani, sabato 14 gennaio 2012, alle ore 10.00, presso il mercato di Campagna Amica, in via S.Teodoro, 74 a Roma. A prendere parte all’iniziativa i vertici di Coldiretti Lazio con il presidente regionale, Massimo Gargano ed il direttore Aldo Mattia, il presidente ACEA, Giancarlo Cremonesi e, per la parte tecnica, Pierluigi Lagi, Enery Manager Aerlagi.
“E’indubbio che lo sviluppo delle rinnovabili sia una delle grandi scommesse del futuro – ha dichiarato il presidente Massimo Gargano – e, a questi temi, debba essere dedicato, con la massima convinzione, il nostro impulso. E’ altrettanto vero che l’agricoltura laziale ha un grande patrimonio di stalle, serre e annessi agricoli che, in termini di superficie utile, per esempio, per la copertura fotovoltaica, rappresentano un’entità di assoluto rilievo che ad oggi non è totalmente e pienamente sfruttata”.
“Si tratta fra l’altro – ha aggiunto il direttore Aldo Mattia – di un enorme insieme di volumi che attualmente consuma combustibili fossili, essendo stalle e serre in gran parte riscaldate a gasolio, con costi crescenti e spesso insostenibili per gli agricoltori. Coldiretti Lazio, da tempo, sul fotovoltaico ha indicato questa come priorità quando si pianifica lo sviluppo in aree agricole”.
Il presidente di Acea, Giancarlo Cremonesi, sottolinea a questo proposito come “Acea è da tempo impegnata nello sviluppo delle energie rinnovabili e ha potenziato la propria attività nel solare fotovoltaico con 36 megawatt installati e 4MW in corso di installazione, per arrivare all’obiettivo di 62 MW nel 2013”. Per quanto concerne il binomio agricoltura e biomasse il presidente Cremonesi ribadisce l’impegno che “Acea dedica al settore con investimenti nel business del waste to energy che considera di notevole potenziale”. Il presidente Cremonesi aggiunge che “obiettivo strategico è proprio la valorizzazione ambientale ed energetica dei rifiuti e che al riguardo il piano industriale di Acea 2011 – 2013 prevede l’ampliamento degli impianti esistenti e l’incremento della potenza installata a 62 megawatt elettrici. Solo per l’area Ambiente gli investimenti previsti dalla Società per il prossimo triennio sono di circa 162 milioni di euro e sono finalizzati soprattutto allo sviluppo della capacità di termovalorizzazione. Acea è oggi – continua ancora Cremonesi – il quinto operatore nazionale per rifiuti trattati con un volume pari a 550.000 tonnellate annue e concentra la propria attività nelle regioni centrali del Paese”. A questo proposito il Presidente di Acea ricorda ancora che la “la società gestisce il più grande impianto di compostaggio del Lazio, Kyklos, che con i suoi 90.000 mq nei pressi di Aprilia è punto di riferimento per lo smaltimento dei rifiuti organici di tutto il centro Italia”.
“L’incontro tratterà il tema delle energie rinnovabili come settore che si sta rivelando un’opportunità di sviluppo per le imprese e nasce, non solo dall’esigenza di aggregare attorno al tema dello sviluppo basato su energie verdi gli imprenditori agricoli ma anche con l’obiettivo di approfondire le tematiche legate alle fonti di energia rinnovabile dal punto di vista del mondo della ricerca. L’approfondimento di sabato prossimo sarà utile a spiegare agli imprenditori agricoli laziali che le rinnovabili in agricoltura non sono solo il solare e l’eolico. Ottime opportunità, infatti, in termini sia economici che ambientali, sono rappresentate dall’utilizzazione delle biomasse, in primo luogo i sottoprodotti animali e i residui agricoli e forestali. La relazione tecnica sarà in questo senso un momento importante e basilare. Dalle campagne è possibile ottenere, nei prossimi dieci anni, energia rinnovabile in grado di sostituire tre centrali nucleari con il diretto coinvolgimento delle imprese agricole e senza causare danni al territorio. Su questo, sul nostro progetto per una filiera agricola italiana e rinnovabile iniziamo un percorso che con il seminario che registra il coinvolgimento di Acea intende dare le prime risposte all’ambiente e alle imprese. In questo nuovo scenario – ha sottolineato Gargano – l’agricoltura gioca un ruolo decisivo poiché si propone di contribuire al bilancio energetico con una produzione di energia verde effettivamente sostenibile per l’ambiente ed integrata col territorio, privilegiando l’efficienza energetica anche grazie alla possibilità, tipica degli impianti agricoli di piccole dimensioni, di impiegare l’energia termica prodotta evitando gli sprechi e valorizzando i residui delle attività agricole, forestali e zootecniche”.
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