LA NATIVITA’ RAPPRESENTATA NEL SUGGESTIVO CENTRO MEDIEVALE DI MARANOLA

Sarà presentato ai visitatori domani 24 dicembre alle ore 12 nella Chiesa S.S. Annunziata. Maranola di Formia, uno dei borghi incantevoli che fa parte dell’area protetta dei Monti Aurunci e vanta una storia millenaria con la torre di avvistamento e di difesa costruita appositamente, per difendere il territorio dalle incursioni straniere. La rappresentazione della Natività è molto sentita nel borgo poiché trae origini e tradizioni molto antiche per tutto ciò che riguarda l’allestimento del Presepe vivente che, invece sarà possibile visitare, i giorni 26, 1 e 2 dicembre, dalle ore 16.30 alle ore 20.
Maranola gode di una ottima posizione ed i vicoli intersecati e diversi fra loro ben si prestano ad accogliere le curiosità dei visitatori i questo periodo che avranno, tra l’altro, anche l’opportunità di apprezzare il golfo di Gaeta che da lì si perde a vista d’occhio. La tradizione del Presepe vivente, giunta alla sua XXXVII edizione, inizia con il viaggio di Maria e Giuseppe e si conclude con l’arrivo dei Re magi alla capanna che sarà allestita nel piazzale antistante il Centro culturale di documentazione sulla civiltà Aurunca dell’Ente “De Santis”. Durante le manifestazioni si può visitare anche la Mostra sul 110°, anno della posa del Redentore sul Monte Altino. Maranola di Formia fa parte dei 10 comuni che rientrano nel Parco dei Monti Aurunci e conserva ancora l’aspetto medievale con la cinta di mura accessibile da un unico ingresso. La torre più alta è la “tore Caetani” fatta erigere da Onorato I tra il 1336 ed il 1400. Gode di una posizione panoramica privilegiata poiché dall’ambiente montano osserva il golfo di Gaeta. Interessante è la chiesa di Santa Maria ad Martyres che conserva decorazioni barocche, affreschi ed un presepe del XVI secolo. Fuori le mura si trovano la chiesa in stile gotico dell’Annunziata e la cappella di Sant’Antonio. Salendo sul Monte Altino prima di giungere sulla vetta s’incontra in un incavo della roccia il suggestivo Eremo di San Michele Arcangelo.