Sfiorata la rissa ieri sera nel consiglio comunale di Formia cui era approdata, a quasi venti giorni dai clamorosi otto arresti per associazione a delinquere di stampo camorristico finalizzata alle estorsioni, nel frattempo revocati dai giudici del Tribunale del Riesame di Napoli, l’operazione anticamorra denominata “Golfo”. Il fuoco che covava sotto la cenere è andato via via alimentandosi dopo i primi interventi degli esponenti del centrosinistra, dell’ex sindaco Sandro Bartolomeo in testa, che proponevano la costituzione di parte civile da parte della Giunta Forte nei confronti delle otto persone indagate.
Un fuoco di fila è iniziato dai banchi della maggioranza nei confronti dell’assessore alla Polizia Municipale, Pasquale Cardillo Cupo, destinatario della richiesta di dimissioni perché accusato di svolgere un ruolo di primissimo piano dell’amministrazione comunale da una parte e di difendere legalmente alcune delle persone arrestate. La situazione è stata per precipitare quando il capogruppo dell’Udc, il partito del sindaco Michele Forte, Clemente Carta ha definito quella di Cardillo un’incompatibilità morale. Queste stesse perplessità venivano ribadite anche dal capogruppo del Pdl Salvatore Forte, anch’egli avvocato, ma con sfumature diverse affermando che le osservazioni critiche riguardano la proposta di istituire un osserrvatorio sulla criminalità organizzata perché – a suo dire – questo ruolo lo svolgono, e bene, le forze dell’ordine e la magistratura.
L’assessore Cardillo Cupo affermando di non accettare lezioni di falso moralismo a questo punto si è rivolto verso i banchi del Pdl dicendo, più o meno letteralmente, “non fatemi dire quello che so…”. Il primo ad alzarsi in piedi e ad annunciare il suo abbandono dal consiglio è stato il consigliere Pino Simeone invitando l’assessore Cardillo Cupo a dire concretamente quello che realmente sa sul conto di esponenti del Pdl formiano. Il clima in aula si era fatto decisamente pesante quando un tentativo di scontro fisico con l’assessore Cardillo Cupo l’ha promosso l’ex sindaco Sandro Bartolomeo proferendo nei suoi riguardi frasi irripetibili che di sicuro avranno una coda legale con il ricorso alle carte bollate.
Nel frattempo l’assessore Cardillo Cupo veniva invitato ad abbandonare l’aula consiliare da un’uscita secondaria, il Pdl ha pensato di aprire la crisi ma a togliere le castagne dal fuoco è stato il sindaco Michele Forte: ha riunito la maggioranza e ha preteso che il suo assessore e avvocato Pasquale Cardillo Cupo si scusasse con una stretta di mano con il capogruppo del Pdl Salvatore Forte. Natale poi è dietro l’angolo e tutti hanno concluso la serata in ristorante come se nulla fosse accaduto. Ma questo capita a Formia, fortunatamente o sfortunatamente lo diranno tra un anno e mezzo i cittadini.
scritto da: Saverio FORTE
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