Eseguito, nel primo pomeriggio di oggi, presso l’obitorio del cimitero di Fondi, l’esame esterno sulla salma di Pasquale Capone, il 29enne cuoco di origine napoletana, da due anni residente a Fondi, deceduto la notte tra domenica e lunedi, a causa di un incidente stradale. E’ stato il dott. Gianluca Marella, dell’equipe dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Tor Vergata diretta dal prof. Giovanni Arcudi, a effettuare l’operazione cui era stato deputato dall’ordinanza emessa in tal senso dalla dott. Raffaella Falcione, magistrato di turno della Procura della Repubblica di Latina. Sebbene coperte dal dovuto riserbo, le risultanze avrebbero evidenziato il fatto che il decesso è avvenuto per una serie di fratture interne dovuto al tremendo impatto tra l’auto del Capone, una Polo Wolkswagen di colore grigio, e un platano della statale Appia, all’altezza della deviazione per via Portaturo, ai confini tra i comuni di Monte San Biagio e di Fondi. Il 29enne cuoco, originario di un paesino dell’hinterland napoletano, sposato con Pamela Ricco, occupata nella rivendita di abbigliamento intimo in località Portella a Fondi e esidente, da due anni, data del loro matrimonio, in via Marzabotto, sempre a Fondi, prestava servizio presso un noto ristorante sull’Appia, a poca distanza dal bivio per Monte San Biagio. Lunedi notte stava rientrando a casa dopo una giornata di intenso lavoro. Erano circa le tre quando la sua auto ha urtato violentemente contro il grosso platano, ha colpito due segnali stradali e si è fermata ai bordi della strada. Ironia della sorte, un cartello indicante il pericolo “alberi in banchina”, staccato dal tremendo urto, è rimasto appoggiato sulla carcassa dell’auto. Inutili i pur tempestivi soccorsi prestati dal personale del 118, sul posto insieme ai Carabinieri della stazione di Fondi, la Polizia del commissariato di largo Evangelista, la squadra 3A dei Vigili del Fuoco di Terracina e la Volante della Polstrada di Terracina. Al di là delle parole di convenienza che si usano in queste occasioni, il Capone era amato da tantissima gente a Fondi soprattutto per la sua grande voglia di lavorare che lo portava, specie d’estate, a spostarsi fuori di Fondi per poter guadagnare come cuoco presso centri turistici famosi, come Malaga, dove aveva prestato servizio l’estate scorsa e una cui cartina geografica è spuntata fuori dall’abitacolo dell’auto dopo l’impatto tragico contro il platano. La salma della vittima, recuperata dall’agenzia funebre “Viola & Zomparelli” di Fondi, è stata poi composta da un’agenzia partenopea che la accompagnerà nel paesino napoletano di origine del Capone dove vivono i familiari e dove domani, martedi, nel pomeriggio, si svolgeranno i funerali.
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