Operazione Golfo. Il riesame revoca l’ordinanza di custodia cautelare ai fratelli Bardellino

L'arresto di Angelo Bardellino nel corso dell'operazione Golfo

Insussistenza di gravi indizi di colpevolezza.

I giudici dell’ottava sezione del Tribunale del Riesame di Napoli hanno revocato l’ordinanza di custodia cautelare emessa lo scorso 24 novembre dal Gip del Tribunale di Napoli Rosa De Ruggiero su richiesta della Direzione distrettuale antimafia nei confronti di Calisto e Angelo Bardellino, di 41 e 39 anni, con l’accusa di associazione a delinquere di stampo camorristico finalizzata alle estorsioni.


E’ stata accolta in piena la linea del collegio difensivo che, composto dagli avvocati Mario Pellegrino, Emilio Martino, Giovanni Aricò e Pasquale Cardillo Cupo, ha ribattuto a tutte le risultanze investigative della Polizia e della Guardia di Finanza.

Nello specifico Calisto Bardellino ha dimostrato la regolarità e la liceità di tutte le sue attività imprenditoriali promosse nel sud-pontino mentre suo fratello, rigettando al mittente le accuse di aver posto in essere attività intimidatorie nei confronti del complesso turistico Aeneas Landing di Gaeta, ha escluso di aver avuto frequentazioni compromettenti  perché si trovava prima agli arresti domiciliari e poi soggetto alla sorveglianza speciale. E’ stata ribadita dalla difesa l’inattendibilità delle dichiarazioni dei pentiti che sono alla base dell’ordinanza dell’operazione anti-camorra “Golfo”.

Nei giorni scorsi avevano riottenuto la libertà anche altri cinque degli indagati, Carmine Iovine, Marcantonio Abate, Vincenzo Tonziello, Pasquale e Raffaele Carbone.

Scritto da Saverio Forte