I misteri di Palazzo Caetani svelati in un libro. Verrà presentato sabato alle 17,30 nella Sala della Loggia di Palazzo Caetani, il libro “Cisterna e i Caetani. Arte e committenza tra Cinquecento e Settecento” di Libera Marta Pennacchi.
Pennacchi è direttrice del Museo di Palazzo Caetani e da tempo è impegnata nella ricerca volta alla ricostruzione dell’originario apparato decorativo e, più in generale, del valore artistico-monumentale dello storico edificio sede della Casata Caetani.
Il libro affronta il tema della committenza artistica dei Caetani a Cisterna tra il Cinquecento ed il Settecento, anche alla luce di un fortunato ritrovamento negli archivi fotografici della Conway Library del Courtauld Institute of Art di Londra.
Il ritrovamento di 27 foto quindi permette di circoscrivere maggiormente l’ambiente culturale e artistico che a Cisterna gravitava intorno ai Caetani, fornendo la testimonianza di ciò che ora è scomparso e permettendo di comporre meglio l’ambito storico-artistico di produzione di ciò che oggi è conservato.
L’edificio, come è noto, è stato duramente danneggiato dall’ultima guerra comportando il completo abbattimento dell’ala sud del palazzo con la conseguente perdita degli affreschi contenuti ed il danneggiamento di quelli ancora visibili nella parte tuttora esistente.
Il ritrovamento a Londra dei 27 negativi permettono oggi di riammirare le decorazioni pittoriche andate completamente distrutte e che sabato, nel corso della presentazione del libro, verranno proiettate, fornendo inoltre notizie più certi sulla cosiddetta “Sala Zuccari”.
“Palazzo Caetani è divenuto Museo – afferma il sindaco Antonello Merolla – e ha molto da raccontare e da mostrare ai suoi visitatori nonostante la guerra abbia sottratto un’importante parte della struttura e della sua decorazione, facendo crollare un po’ della storia di ciascuno di noi. Ora, con il libro di Libera Marta Pennacchi, abbiamo la possibilità di riscoprire gli affreschi distrutti e conoscere meglio altre opere d’arte del nostro territorio purtroppo scomparse, augurandoci che ogni cittadino possa avere un motivo in più per amare Cisterna e far sì che il suo patrimonio artistico e la sua memoria storica siano davvero un bene di tutti”.
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