Sono in corso i lavori del Consiglio comunale di Aprilia convocato per oggi alle 17 dal presidente del Consiglio Bruno Di Marcantonio. Al primo punto all’ordine del giorno l’assemblea è stata chiamata a discutere le integrazioni e le modifiche alla precedente delibera di Consiglio n. 25/09 con la quale si approvavano le misure straordinarie per il settore edilizio del cosiddetto Piano Casa regionale.
La nuova deliberazione si è resa necessaria in seguito all’intervenuta legiferazione da parte della Regione Lazio (L.R. n. 10 del 13 agosto 2011) che ha modificato determinanti aspetti della precedente L.R. n. 21 dell’11 agosto 2009.
“Il Consiglio comunale – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica e vicesindaco Antonio Terra – è chiamato oggi a recepire le modifiche regionali apportate alla legge originaria. Nella sostanza l’atto deliberativo introduce due elementi politicamente rilevanti rispetto al passato: in primo luogo, siamo chiamati ad individuare gli edifici che vanno esclusi dal provvedimento di natura edilizia, quindi andiamo a definire la destinazione dei proventi del Piano Casa in capitoli dedicati all’urbanizzazione primaria. Il settore Urbanistica prima, e la commissione consiliare competente in seguito, hanno individuato e condiviso gli edifici storici, molti risalenti al periodo pre-bonifica, che vanno vincolati e tutelati: complesso di San Pietro in Formis a Campoverde, antica torre saracena a Torre del Padiglione, Scuola Felice Trossi, Torre di Campo del Fico, Casale Garibaldi, Mausoleo di Menotti Garibaldi, Cimitero antico di Carano, presidio sanitario di Carroceto, chiesetta di Sant’Antonio a Carroceto, Casale Il Castellaccio a Fossignano, Torre Spaccasassi”.
Nel corso del dibattito consiliare è poi emersa la volontà di emendare la proposta di delibera per l’introduzione del vincolo di salvaguardia degli edifici del sito dismesso dell’Arbor Acres Farm (ex Pollificio) nel quartiere Toscanini. L’emendamento, concordato in conferenza dei capigruppo, è stato poi votato all’unanimità dal Consiglio comunale.
“La legge regionale ci dava altre potenzialità di esclusione – ha concluso il vicesindaco Antonio Terra – ma gli uffici tecnici, in relazione all’analisi del nostro territorio e della vincolistica già in essere, hanno ritenuto che non vi erano altri edifici da tutelare rispetto agli effetti del Piano Casa. Quando ai piani di riordino urbanistico dell’ex Enotria o di altri siti dismessi, già deliberati dal Consiglio comunali, questi comunque non hanno un’applicazione diretta al Piano Casa, ma devono essere oggetto di analisi del Consiglio comunale. L’altro elemento che oggi introduciamo, come prima accennato, è la possibilità di destinare alle opere di urbanizzazione gli introiti degli interventi edilizi. Abbiamo suddiviso il territorio in cinque macro-aree (centro urbano, Campoverde, Campoleone, Campo di Carne e Casalazzara) e questo ci permetterà di pianificare gli interventi in relazione alla provenienza degli oneri. In conclusione, il nuovo Piano Casa estende la sua applicabilità a tutto il territorio e sicuramente l’impatto sarà rilevante. Noi ci auguriamo che l’applicazione di questa legge regionale possa rimettere in moto gli investimenti economici del settore, con un riscontro positivo sulle attività produttive, e allo stesso tempo garantire maggiori introiti nella casse comunali, da tramutare in servizi”.
La delibera relativa al Piano Casa è stata approvata all’unanimità. I lavori del Consiglio comunale stanno proseguendo con l’analisi del secondo punto all’ordine del giorno.
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