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La Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce è intervenuta attraverso la Guardia di Finanza e la Dogana di Taranto notificando provvedimenti di sequestro ai titolari di 17 aziende e sette privati nell’ambito di un’inchiesta sul traffico di ingenti quantitativi di rifiuti speciali tra l’Italia e l’estremo oriente.
Coinvolte a vario titolo anche due aziende della provincia di Latina: la Del Prete srl e la Società Tecnologie Avanzate (ora Pfu-Eco Centro srl). Coinvolte anche le ditte Duesse srl (ora Aermar srl) di Bari; Recuperi sud srl di Modugno, Recuperi Pugliesi srl di Mudugno; Gatim srl di Lamezia Terme, ditta Alescio Paolo di Floridia (Siracusa), Nuova Tecnica Tadini srl di Baucina (Palermo), Leonplast Sas di Palma di Montechiaro (Agrigento), Ferbert di Ciriè (Torino), Rubber Affair di Settimo Torinese, Ricostruzioni Pneumatici Nocerina srl di Nocera Inferiore, Rec. Pneus srl di San Sebastiano al Vesuvio (Napoli), Sycorex Ricerche Italia di Teverola (Caserta); Gea srl con sede a L’Aquila, Pellicano Verde di Muro Lucano (Potenza), e Trans Eco Elbana di Livorno.
Due uomini sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza di Frosinone e dagli uomini dell’ufficio Antifrode della Dogana: un 41enne cinese residente a Villa Latina e uno di nazionalità italiana di 52 anni residente a Sora. L’operazione denominata “Gold Plastic”, nel cui ambito sono state arrestate 54 persone (60 indagati) e sequestrati beni per oltre 6 milioni di euro, ha interessato 13 regioni italiane. E’ l’epilogo di un’attività investigativa, avviata nel gennaio 2009.
Associazione per delinquere transnazionale finalizzata all’illecito traffico di rifiuti e falsità ideologica in atto pubblico tra i reati contestati.
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