Attivato un tavolo agricolo e zootecnico sostenibile sul territorio. Ad accendere i riflettori sulle problematiche dei produttori locali è stato un Convegno che si è tenuto sabato pomeriggio nella Sala consiliare. Lo ha organizzato Elena Palazzo, assessore alle Attività produttive del Comune per porre all’attenzione delle istituzioni regionali, provinciali, e camerali del Lazio le difficoltà economiche e logistiche che affrontano i produttori quotidianamente. Sono state chiamate in causa le maggiori istituzioni; la Regione Lazio, il Parco dei Monti Aurunci, la Provincia di Latina, la Camera di Commercio, l’Arsial.
“La Regione Lazio è vicina agli enti locali – ha spiegato nel suo intervento Mario Abbruzzese, presidente del Consiglio regionale – al settore zootecnico e agricolo ha destinato circa 100 milioni di euro per la Misura 112, che dà la possibilità anche ai giovani di avviare imprese agricole. Abbiamo approvato anche una serie di leggi per esemplificare molte procedure e per ridare fiducia alle imprese artigiane attraverso il Piano casa. Ed anche se i bilanci sono esigui – ha concluso Abbruzzese – la Regione continuerà a lavorare per sostenere tutti i settori degli enti locali che possono incrementare le risorse economiche e l’occupazione”.
Iris Volante, Commissario del Parco dei Monti Aurunci ha ribadito il sostegno alle iniziative che si andranno a promuovere per la valorizzazione dei prodotti itrani. In tal senso l’Ente ha già realizzato il Marchio del Parco per rendere riconoscibili i prodotti dell’area protetta. Ha poi illustrato una serie di progetti in favore del comparto zootecnico, agricolo e per il recupero del degrado ambientale .
“Il comune intende fornire un sostegno materiale e logistico per chiudere gli anelli della filiera – ha spiegato l’assessore Elena Palazzo – necessario per valorizzare e vendere all’esterno ciò che si produce sul nostro territorio. E lo farà mettendo a disposizione degli operatori un locale comunale di 150 metri quadri, per consentire lo stoccaggio e la lavorazione, nelle sue varie fasi, delle carni locali. Un laboratorio di confezionamento, la “bottega” del Comune, insomma, per uniformare la conoscenza, la valorizzazione e la vendita di tutti i prodotti itrani attraverso una attenta operazione di marketing da realizzarsi con certificazioni e marchi già noti, quali Natura in campo (certifica prodotti di qualità dei Parchi del Lazio), oppure il Marchio del Parco dei Monti Aurunci. Una vetrina, in pratica, per le olive da tavola la Gaeta e la Bianca, – ha spiegato ancora l’assessore Palazzo – l’olio, la frutta, la verdura che cresce quasi spontanea, i formaggi di capra, le marzoline. Fino a giungere alle carni (1400 bovini e circa 1000 caprini) che grazie alle attività dei singoli imprenditori agricoli il settore è rifiorito attraverso l’agricoltura biologica e l’allevamento praticato con il sistema tradizionale che vede ancora gli animali liberi al pascolo. Al Parco ha chiesto un sostegno per creare centri di stoccaggio per mangimi biologici, all’Arsial un marchio per la commercializzazione dei prodotti di alta qualità ed all’assessore provinciale Tiero di investire sulla formazione degli imprenditori affinché possa esserci sviluppo economico”.
Una strada, dunque, lunga e complessa che, se condivisa da tutti gli operatori, e sostenuta dalle istituzioni chiamate in causa, potrà determinare nel tempo sviluppo economico ed occupazione.
Altri contributi importanti al Convegno sono giunti dalla Camera di Commercio di Latina che ha parlato di internazionalizzazione dei prodotti locali. Dall’assessore all’Agricoltura e zootecnia, promozione e valorizzazione delle produzioni agricole locali della Provincia di Latina Enrico Tiero, che ha sollecitato gli operatori a unirsi, fare sistema e chiarezza sulla strada da intraprendere, ovvero se lavorare per allargare la filiera all’estero oppure allungarla in ambito regionale e nazionale. “La Provincia è vicina, ma mettiamoci tutti la faccia – ha concluso nel suo intervento Tiero rivolgendosi agli imprenditori” .
Altro contributo è giunto dalla presidenza della Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni, Tiziana Betto, dell’Ufficio dell’Eurodeputato Marco Scurria ha illustrato le misure e le tematiche per ottenere i finanziamenti europei. Marcello De Rosa, docente dell’Università di Cassino, ha illustrato i nuovi modelli di sviluppo territoriale legati alle attività agro zootecniche e spiegato che il riposizionamento dell’agricoltura dipende dall’innovazione e dalle politiche sostenibili per creare nuove opportunità. Ha rimarcato soprattutto la mancanza di coesione tra la politica, le istituzioni e gl’imprenditori agricoli.
Fiorella Sbarra dell’Associazione nazionale degli allevatori bovini italiani carne (Anabic) ha spiegato le tecniche di utilizzo per il miglioramento genetico e reddituale negli allevamenti bovini da carne. Luigi Hermanin, docente dell’Università di Firenze, ha trattato le questioni tra le attività zootecniche ed il patrimonio boschivo. Il presidente dell’Associazione provinciale degli Allevatori Andriollo ha lamentato “l’assenza della Regione Lazio affinché faccia qualcosa di più per gli allevatori”.
Gerardino Fortunato sindacalista provinciale ha chiesto alle istituzioni di “fare assistenza come si deve agli allevatori”. Il sindaco Giuseppe De Santis ha chiesto sostegno al Parco per veicolare i prodotti di qualità ed alla Regione Lazio di sostenere i progetti e, soprattutto, la gestione diretta del territorio.
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