SABAUDIA, ABUSIVISMO: IL NIPAF SEQUESTRA UNA MEGA VILLA CHE STAVA SORGENDO NEL PARCO DEL CIRCEO

Blitz  del Nucleo Investigativo del CFS di Latina  (Nipaf) questa mattina a Sabaudia (loc.tà Braccio degli Arciglioni) e precisamente sugli argini del lago di Sabaudia per eseguire un decreto di sequestro emesso dal sostituto procuratore Giuseppe Miliano, congiuntamente alla Polizia Municipale di Sabaudia agli ordini del capitano Ventura, di un cantiere edilizio dove stava per sorgere, all’interno di un bosco di sughera che degrada sul bacino lacustre, una mega villa bifamiliare. Già presenti scavi, fondazioni e pareti laterali incemento armato.

Il sequestro giunge a conclusione delle  indagini svolte dal NIPAF dalle quali è emerso che il Comune di Sabaudia aveva rilasciato la concessione edilizia nel 2010 per realizzare la  villa in questione sul presupposto che la stessa ricadesse in una zona a “tutela limitata” con possibilità edificatoria, mentre  le indagini hanno dimostrato che la zona, oltre ad essere ricompresa nel Parco nazionale del Circeo e soggetta alla convenzione di Ramsar, ricadeva in aera a “Tutela Integrale” nella quale è vietato qualsiasi incremento edificatorio. Tale circostanza veniva confermata sia dall’ente parco del Circeo che dalla Regione Lazio mentre il Comune di Sabaudia in un primo momento a seguito di richiesta da parte degli investigatori di certificare la destinazione urbanistica dell’area comunicava di non sapere (nel 2011) con certezza la destinazione urbanistica (che nel 2010 sapeva in quanto rilasciava la concessione) salvo poi rettificare e ammettere che l’area è soggetta a tutela integrale.


Indagati il proprietario P.M. di Roma, tre tecnici del Comune di Sabaudia di cui uno esterno C.U. di Latina – G.C. di Sabaudia e R.C. di Latina, nonché il titolare della ditta edile esecustrice dei lavori F.F. di Latina. I reati contestati falso ideologico, abuso d’ufficio ed edilizio e violazioni dei vincoli paesaggistici e ambientali (valore della villa a lavori ultimati 1 milione di euro).