C’è stata una “intrusione” notturna, nel municipio di Itri, di persone ufficialmente non identificate l’ultima sera della festa patronale, il 22 luglio di quest’anno? Se lo è chiesto il consigliere dell’opposizione, Pietro Di Mascolo, il quale ne ha fatto oggetto di una interrogazione presentata al Sindaco nel corso dell’ultima seduta consiliare. L’intera vicenda, oggi portata all’attenzione della gente, pare comunque essere già nota agli addetti ai lavori e si riferisce a un fatto accaduto tra la mezzanotte e l’una della notte tra il 22 e il 23 luglio quando, a conclusione dei festeggiamenti patronali in onore della Madonna della Civita e dopo l’oceanco concerto di Francesco Renga, c’era in programma il pittoresco spettacolo pirotecnico dell’incendio del castello. Per Di Mascolo, secondo quanto avrebbe riferito chi ha assistito alla vicenda, alcune persone, tra cui qualche figura dal passato di grande valenza istituzionale sia locale che provinciale, si sarebbe introdotta, senza averne titolo nella sede comunale e, poi, nella stanza del sindaco, in compagnia di amici, per poter assistere, in posizione strategicamente comoda e da “prima fila”, nella balconata che si sporge all’esterno della stanza del primo cittadino, alla fantasmagoria dei giochi pirotecnici che esaltavano le qualità dei maestri del settore.
Da queste premesse, Di Mascolo ha chiesto di sapere “a che titolo questi signori si trovavano nella stanza del Sindaco; se erano stati autorizzati, e se da chi, o se si sono introdotti arbitrariamente; da chi hanno ricevuto le chiavi e le istruzioni per rendere inoffensivo l’allarme; quanti tra amministratori, ex amministratori e dipendenti hanno le chiavi del Comune e a che titolo; se esiste un regolamento che limita l’accesso al Comune al di fuori degli orari di apertura e, se si ,chi può entrarvi e per quali motivi; se quei visitatori rientrano tra coloro che possono accedere al Palazzo Comunale in qualsiasi orario, ovvero nella stanza del Sindaco; se si ritiene che vi siano esigenze da tutelare dall’indiscriminato accesso in qualsiasi ora del giorno e della notte da parte di estranei ovvero da parte di impiegati ed amministratori o ex; sSe non vi sono particolari autorizzazioni, e si hanno fondati motivi per credere che non ve ne siano, se è stato severamente censurato e denunciato il comportamento dei signori e, se no, per quali motivi”. Fin qua le preoccupazioni e i dubbi dell’esponente Udc. Nei prossimi giorni si dovrebbe sapere chi erano i “personaggi in cerca di un posto in “prima fila” in una notte di mezzastate”. Di certo, per ora, si sa che il sindaco Giuseppe De Santis, ha dato precise disposizioni per far cambiare immediatamente le serrature di tutti gli accessi al Comune.
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