La giunta regionale del Lazio ha approvato, su proposta dell’Assessore alle Politiche sociali e Famiglia, Aldo Forte, la delibera che proroga al 15 dicembre i termini per la presentazione dei piani per la non autosufficienza da parte dei 55 distretti socio-sanitari regionali. La precedente scadenza era fissata al 15 ottobre scorso.
“Questa proroga – spiega Forte – ha un significato particolare. È la prova che la Regione, anche in una fase che ha visto tagliate drasticamente le risorse al sociale e, in particolare, azzerato il fondo nazionale per la non autosufficienza, ha saputo garantire le risorse necessarie. Parliamo di 16,5 milioni di euro complessivi, con cui assicuriamo a livello territoriale gli interventi a sostegno degli anziani, dei disabili e dei minori che, anche in maniera temporanea, non possono provvedere autonomamente a se stessi, né condurre una vita normale senza l’aiuto di un’altra persona. Interventi indispensabili come l’assistenza domiciliare, le dimissioni ospedaliere protette e i servizi di sollievo per i familiari”.
In particolare la delibera segue la lettera con cui l’assessore Forte aveva invitato i distretti socio-sanitari del Lazio a inviare i piani per la non autosufficienza direttamente a palazzo Chigi con l’obiettivo di spingere il Governo nazionale a riflettere sui rischi causati alle categorie più bisognose con la riduzione delle risorse nel settore sociale.
“Diversi distretti hanno raccolto il mio invito – continua Forte -, inviando contemporaneamente il loro piano anche ai nostri uffici come da prassi. Mentre in parte non lo hanno presentato entro i termini fissati. Pertanto, considerata la particolarità della situazione, ci è sembrato opportuno prorogare la scadenza per evitare che alcuni territori venissero esclusi dai finanziamenti regionali”.
La delibera, al fine di permettere la programmazione degli interventi, oltre a prorogare al 15 dicembre il termine per la presentazione dei piani, stabilisce anche le risorse per i singoli distretti secondo il seguente riparto: Fiumicino (€ 163.223,36); Civitavecchia (€ 243.230,55); Cerveteri (€ 168.812,90); Bracciano (€ 143.404,62); Formello (€ 212.784,58); Monterotondo (€ 233.412,13); Guidonia Montecelio (€ 340.054,87); Tivoli (€ 261.273,89); Olevano Romano (€ 161.156,72); San Vito Romano (€ 205.905,35); Carpineto Romano (€ 220.840,41); Monte Porzio Catone (€ 253.396,92); Lanuvio (€ 324.735,80); Ciampino (€ 230.067,06); Pomezia (€ 198.229,97); Velletri (€ 232.473); Anzio (€ 230.140,48); Roma (€ 8.126.764); Alatri (€ 275.800,78); Frosinone (€ 526.068,97); Aipes (€ 329.044,81); Consorzio Comuni del Cassinate (€ 357.385,92); Aprilia–Cisterna (€ 265.201,85); Fondi–Terracina (€ 297.949,69); Formia–Gaeta (€ 315.010,49); Latina (€ 376.861,51); Monti Lepini (€ 182.784,88); Rieti (€ 272.952,57); Poggio Mirteto (€ 132.827,74); Unione dei Comuni Valle dell’Olio (€ 73.878,36); Comunità Montana Salto Cicolano (€ 92.553,62); Velino (€ 46.956,13); Montefiascone (€ 229.682,67); Tarquinia (€ 165.703,65); Viterbo (€ 240.447); Vetralla (€ 196.264,19); Nepi (€ 162.556,57).
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