E’ stato spento per il pronto intervento degli agenti del commissariato di largo Evangelisti, ma avrebbe potuto arrecare danni seri alla struttura di cui era parte integrante e al vicino bar. Si tratta di un incendio, di chiara matrice dolosa, appiccato da ignoti alla pizzeria “Napule è”, in funzione da un anno e mezzo a Fondi, tra via Torricelli e via Alessandro Volta, nella zona di Porta Roma, a ovest della città, vicino, tanto per intenderci, al tabacchi dove è stato realizzato il miliardario 5+1 al Superenalotto. Il gesto criminale è avvenuto alle 23,30 di mercoledi e solo la prontezza degli agenti del
vicequestore Massimo Mazio, che sono riusciti a domare le fiamme con l’estintore in dotazione alla Volante, prima che giungessero i Vigili del Fuoco, ha ridotto al minimo i danni. Cinque tavolini esterni e parte del gazebo sono, infatti, andati distrutti, mentre, se il rogo non fosse stato fermato, avrebbe riguardato tutta la nuova struttura commerciale e il vicino bar. Nessun innesco incendiario è stato trovato dagli inquirenti, per cui -così come asseriscono anche i proprietari che
smentiscono di aver mai avuto richieste di alcun genere per ricevere protezione- si deve essere trattata di una bravata di persone che non trovano di meglio per ingannare il tempo se non facendo ricorso a questo genere di gesti sconsiderati. Ma, al di là della portata minima dell’episodio, la rabbia dei proprietari è esplosa perchè la famiglia Di Martino, di Vico Equense, che gestisce la pizzeria “Napule è”, ogni sera gremita di clienti che vengono anche da fuori provincia, è giustificata dal fatto che già due anni fa un figlio del capofamiglia Ciro, era stato aggredito e derubato, sotto casa, dell’incasso della sala scommesse che i Di Martino gestiscono in via Roma. Due anni e mezzo fa il fuoco doloso aveva pure distrutto l’agenzia che la numerosa famiglia gestisce, dopo che cinque anni fa aveva dismesso la conduzione del locale “Pulcinella”, sulla tangenziale cittadina. “Neanche a Napoli -commenta il figlio più giovane della famiglia che tutti conoscono a Fondi e a Vico Equense, dove fino a poco tempo fa il papà si recava settimanalmente per accudire la campagna e il giardino, prima di cederla per via dell’età avanzata- si vive con questa apprensione addosso. Il proprietario ribadisce di non aver mai avuto minacce estorsive.”
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