Il giorno 20 ottobre la MASERPACK SrL di Cisterna di Latina ha aperto una procedura di mobilità ai sensi art. 4 e 24 della legge 223/1991, per 15 licenziamenti su 37 dipendenti dichiarati.
Come SLC CGIL la richiesta immediata di confronto per avviare la necessaria discussione sulle ricadute e le possibili alternative ai 15 licenziamenti preventivati dalla società.
Il giorno 27 ottobre si effettua il primo tavolo con l’azienda presso la sede di Federlazio Latina, e vista l’impossibilità, di ricevere una serie di documentazioni, opportune per le valutazioni, sulle condizioni aziendali, si concorda di aggiornare la discussione a breve, fermo restando l’irremovibile posizione dell’azienda sui numeri presentati in procedura.
E’ pervenuta solo in questi giorni dal 27 ottobre 2011 una richiesta per il prosieguo del confronto per il 30 novembre 2011 a pochi giorni dalla scadenza della fase di trattativa in sede sindacale, senza aver mai posto in condizione la nostra organizzazione di valutare quanto dichiarato in procedura di mobilità per l’esubero di 15 dipendenti.
L’azienda non ha chiarito la posizione di Maserpack sede di Milano dove risiedono gli uffici commerciali, ne hanno escluso gli stessi nella procedura stessa, ingenerando confusione sul numero di personale applicato.
Ad oggi l’azienda non ha partecipato nulla delle richieste formalmente effettuate al tavolo con Federlazio, omettendo di partecipare documentazione utile alla discussione ed evitando di far comprendere lo stato reale della condizione in cui vessa, ne si conosce ad oggi ufficialmente, dall’azienda, quale sia la figura nuova che è entrata nella società e che avrebbe dato sviluppo ulteriore e che allo stato attuale con la mobilità aperta ovviamente non vi è stato, mentre si sta provvedendo ai lavori di sostituzione di una macchina da stampa andata distrutta in un incidente con una nuova.
Riteniamo inaccettabile, inoltre, la chiusura di un intero reparto del ciclo produttivo dichiarando 6 esuberi su 7 operai applicati al confezionamento, palese per noi un possibile ricorso a lavoro esterno o all’utilizzo di cooperative in quel reparto.
Pertanto per quanto ci concerne, al tavolo del 30 PV, si chiederanno all’azienda di partecipare le reali intenzioni, e tutta la documentazione utile per valutare quanto scritto nella procedura, verificando la rispettosa applicazione delle corrette procedure di legge in materia di mobilità, provvedendo ad approfondire nel dettaglio per apprendere o riscontrare eventuali omissioni, consci che esistano mezzi e alternative rispettosi delle regole ai licenziamenti presentati.
Bruno Carlo e Giuseppe Sperandio Murato Segreteria SLC CGIL
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