Monta la protesta degli automobilisti ad Itri, per il funzionamento del sistema di parcheggio nelle strisce blu regolamentato dai grattini segnatempo. Tutto è partito dalla ristampa dei grattini sui quali viene indicato l’anno, il mese, il giorno, l’ora e i minuti dell’inizio della sosta a pagamento. Nel lato “B” del grattino ci sono scritte le istruzioni per l’uso. Queste invitano l’utente a “grattare interamente, con l’aiuto di una moneta o di una chiave, le caselle dell’anno, mese, giorno, ora e minuto del vostro arrivo”. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano, in quanto si tratta di una operazione che anche l’automobilista principiante sarebbe in grado di effettuare. I probemi nascono quando chi ha acquistato il grattino tenta ripetutamente di “grattare” le parti utili a fornire le coordinate per poter parcheggiare senza incorrere nelle multe dei vigili. Per quanta buona volontà ognuno metta nello solgimento dell’operazione, nessuno, da qualche tempo a questa parte, è riuscito a far sparire la classica patina che sottintende le cifre, come in un normale grattino realizzato secondo i crismi della norma. E tutto questo perchè sulle cifre stampigliate sul grattino non è stata passata la patina da grattare. Da qui una serie di incomprensioni, di perdite di tempo, addirittura di contestazioni verso il negoziante che ha venduto il grattino, ritenuto spacciatore di strumenti falsi per ottemperare agli obblighi imposti dal servizio pubblico. In altre parole, secondo alcuni automobilisti, i venditori dei grattini sarebbero stati disonesti poichè avrebbero rifilato loro strumenti falsi per il parcheggio. La verità, però, è venuta a galla proprio ieri, quando molti commercianti hanno fatto notare che, mentre la patina che avrebbe dovuto coprire i numeri da far comparire dopo aver grattato la parte non era stata applicata dalla tipografia sul cartoncino, le indicazioni del lato “B” dello stesso non erano state opportunamente modificate in quanto continuavano a invitare a grattare la zona interessata, mentre l’operazione giusta, con le nuove cartoline era quella di segnare con una una penna, anno, mese, giorno, ora e minuti. Ma forse, per riuscire a capire tutto ciò ed evitare perdite di tempo, arrabbiature e sospetti sull’onestà dei rivenditori dei grattini ci vuole una scienza particolare. E, se ciò fosse vero, cosa si aspetta, da parte di chi è preposto a questa operazione, ad effettuare corsi di comprensione accelerata per la stampigliatura di strumenti comprensibili e pratici per l’utenza?
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