Da domenica 20 novembre è esposta nella libreria di Margherita a Formia una mostra dal titolo “Relitti”. L’autrice, Maria Cristina Ballestracci, ha ideato tale mostra con lo scopo di ridare vita a oggetti abbandonati (pezzi di legno, fossi, sassi, pietre) con lo scopo di rivelare il loro significato più profondo e nascosto. Oggetti piccoli ma che al loro interno contengono una bellezza che non appare agli occhi di tutti, ma solo di coloro che sono in grado di saper catturare la loro vera natura. La stessa bellezza intrinseca propria degli haiku, componimenti poetici appartenenti alla tradizione buddista, già cara a Margherita Agresti dato che nel mese di maggio scorso ha scelto il libro “Neve” di Maxence Fermine, in cui il protagonista è un giovane che decide di seguire la sua passione nel comporre haiku dedicati alla candida neve, per il sesto incontro con il pubblico, a compimento dell’ iter che ha visto prendere vita il progetto “Lettura a voce alta”.
“Come nel Wabi- Sabi è la bellezza delle cose umili, modeste ed insolite ad affascinarmi – afferma Maria Cristina parlando del proprio lavoro -. Fermo non solo gli oggetto che scelgo accuratamente, ma anche l’attimo inteso come tempo, come significato emotivo, quasi fosse una fotografia”.
Il lavoro proposto dall’artista rievoca un naufragio esistenziale dal quale riemergono cinque relitti, rappresentati da cinque elementi della natura i quali, disposti nella giusta sequenza secondo i numeri progressivi conducono verso la vita rappresentata da una nuova rinascita.
scritto da: Cristina Vellucci
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