SALVATORE DE MEO. LOTTA ALLA CRIMINALITà NEL TERRITORIO FONDANO

 

*Il sindaco Salvatore De Meo*

Il comunicato stampa diffuso da alcuni consiglieri di minoranza a seguito delle dichiarazioni del Sindaco di Fondi


Salvatore De Meo sulle recenti azioni di contrasto alle mafie condotte con professionalità ed efficacia dalle Forze dell’Ordine e dalla magistratura in diverse regioni italiane lascia davvero sconcertati.

Si accusa paradossalmente di negazionismo chi ha sempre sostenuto, sin dal suo insediamento alla guida dell’Amministrazione comunale, la necessità di tenere alta l’attenzione sul pericolo costante di infiltrazioni malavitose in tutto il territorio pontino, sempre apprezzando le attività investigative e giudiziarie poste in essere dagli organi competenti; facendosi promotore e approvando in Giunta il progetto di uno sportello antiusura; finanche rilevando (già nella primavera 2010) la necessità di insediare un presidio delle FF.OO. all’interno del MOF al fine di tutelare gli operatori ed agevolare i periodici accertamenti di pubblica sicurezza – una proposta da non sottovalutare, perché se concretizzata diverrebbe esempio tangibile di una presenza attiva e costante sul nostro territorio e all’interno di una struttura commerciale di grande rilevanza nazionale e internazionale, che sembra ormai obbligata a pagare un dantesco “fio” per l’essere frequentata da migliaia di operatori di tutta Europa, con il conseguente rischio che interessi criminali ne possano minare la credibilità.

L’impegno non aleatorio del Sindaco in tale ambito è facilmente riscontrabile dalle numerose dichiarazioni rese in un anno e mezzo di attività amministrativa in seno al Consiglio comunale, dai comunicati stampa, dalle interviste televisive e radiofoniche, dalle lettere inviate al Prefetto, al Questore, all’A.D. della MOF SpA.

La difesa dell’onorabilità della Città di Fondi e dei suoi abitanti non deve essere scambiata per negazionismo, poiché essa rappresenta un dovere per un pubblico amministratore quando è palese che le sacrosante indagini sono soggette ad una sistematica e strumentale amplificazione politico-mediatica di cui gli abitanti di questa città e le sue strutture economiche sono condannate a scontare gli esiti.

Mai che con chiarezza si dica sui mass-media – ad esempio – che il MOF è stato toccato da inchieste riguardanti ditte di trasporto non fondane, tra l’altro incidenti in misura ridottissima sull’economia complessiva del mercato. Semmai, leggendo alcune cronache giornalistiche di questi giorni e seguendo i servizi non propriamente obiettivi dei TG nazionali l’opinione pubblica è stata indotta a credere che all’interno del Mercato di Fondi sono state rinvenute droga e armi, quando invece tali sequestri riguardano realtà geograficamente ben lontane dalla nostra!

Il Sindaco di Fondi lo ha detto e ribadito con forza: ben vengano le indagini, che estirpino il cancro di qualsiasi infiltrazione, ci sia un impegno collettivo per prevenire i rischi che esse si manifestino, ma si ponga fine una volta per tutte alle strumentalizzazioni.

Sono gli stessi cittadini di Fondi a chiedere che si faccia finalmente chiarezza su una situazione mediaticamente nebulosa ed opprimente poiché ormai nauseati da questo stillicidio e bisognosi di ritrovare serenità.