
Si è tenuto ieri a Castelforte il 4 workshop organizzato nell’ambito del progetto Sostenere. I comuni coinvolti, si ricorda sono Castelforte (capofila), SS. Cosma e Damiano e Minturno. Tre comuni che continuano ad investire sui giovani.
L’incontro di ieri ha coinvolti i Sindaci e gli Amministratori dei tre comuni, i Comandanti della Polizia Municipale, il Direttore della Caritas Diocesana, don Mariano Parisella, i dirigenti scolastici e gli insegnanti del territorio, i rappresentanti dei Giovani che frequentano le scuole del territorio i responsabili di imprese, parroci, enti ed associazioni laiche ed ecclesiali.
Insieme ai referenti della Ser.A.L. Renato Di Gregorio e Maria Mancini hanno dato vita a un “Focus Group” che è stato preceduto dalla presentazione dei risultati dei questionari distribuiti a cittadini, imprese e studenti. A fare gli onori di casa è intervenuto l’assessore Antonello Giuliano che ha portato i saluti del Sindaco Gianpiero Forte che è arrivato nel corso dei lavori per ringraziare quanto si è fatto e si sta facendo. Per il Comune di Santi Cosma e Damiano è stato presente il vice sindaco Vincenzo Petruccelli e per il Comune di Minturno castelAntonio Lepone, responsabile dell’Urp. Tra i presenti anche l’ex vice sindaco Giancarlo Cardillo che ha seguito l’intero progetto fin dalla sua nascita e che dopo le dimissioni non ha comunque voluto presenziare proprio a motivare il suo grande interesse per la questione.
Di spessore la platea dei presenti. Si è così sviluppato un interessante dibattito teso alla condivisione delle linee del Piano Strategico. Tra i presenti anche Padre Domenico De Rosa che è conosciutoi per essere l’anima di una Comunità di repurero per tossicodipendenti; c’erano docenti, rappresentanti delle associazioni tra le quali l’Azione Cattolica e l’AGESCI. Presente anche il vice comandante della Stazione dei Carabinieri Di Fusco.
Tutti hanno partecipato condividendo analisi, idee, progetti e linee strategiche di intervento per il miglioramento della situazione rilelvta.
E’ stato ribadito come anche l’Istat, l’osservatorio regionale sulla criminalità, l’Isfol sono tutti concordi nel segnalare che i giovani non sanno più immaginarsi il futuro e progettare conseguentemente il senso da dare alla loro vita e alla loro professione. Si vive cioè alla giornata e ci si rifugia nelle braccia della famiglia e del gruppo ristretto degli amici. La carenza di luoghi di aggregazione giovanile, la mancanza di “maestri” a cui ispirarsi, la distrazione educativa da parte delle famiglie, la crisi del mercato del lavoro, la sfiducia nei riguardi della politica, sono tra i principali fattori a cui attribuire la responsabilità di ciò che i giovani oggi sentono. Questa insicurezza e questa mancanza di prospettive è poi fattore di disgregazione sociale, di conflitto e causa potenziale di comportamenti contrari alle regole della comunità e viatico per entrare nel mondo dell’illegalità.
Con il progetto Sostenere, con Castelforte ancora una volta Comune Capofila, ora gli amministratori dei tre Comuni hanno chiamato a raccolta tutti i responsabili degli enti che hanno un rapporto funzionale con il mondo dei giovani e i giovani stessi per costruire un “tavolo” di concertazione comune ed intervenire in modo concreto e integrato sui fenomeni che destano maggiore preoccupazione sia sul piano dell’educazione che su quello del controllo sociale e della vigilanza.
Oramai essi hanno sperimentato l’efficacia della formazione intervento come metodologia partecipativa per analizzare un fenomeno critico e trovare soluzioni adeguate per risolvere i relativi problemi. Lo hanno già fatto con il Bilancio partecipativo, poi con Retemark 1 e adesso si accingono ad utilizzarla nuovamente per il tema della sicurezza sociale.
Su queste basi si è sviluppato un percorso, aperto alle Forze dell’Ordine, agli enti e alle Associazioni laiche e religiose del territorio, alle Scuole e alle imprese, articolato in quattro tappe. A Castelforte si è svolta la prima tappa nel corso della quale si sono condivise le finalità dell’iniziativa e si sono raccolte le prime analisi del fenomeno della sicurezza nel mondo giovanile, a Minturno, inveve, si è tenuta la seconda tappa, nella quale si è condivisa la diagnosi a cui tutti gli attori del territorio avevano contribuito; quindi, la terza tappa a SS. Cosma e Damiano si sono raccolti i suggerimenti da parte di coloro che stanno già intervenendo con successo sul fenomeno e ieri 17 novembre, a Castelforte, si è condivisa una strategia comune di intervento.
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