COLDIRETTI LATINA: DOMANI A ROMA PER PRESENTARE I 15 PUNTI DELLA PIATTAFORMA

*Saverio Viola*

La Coldiretti di Latina domani, giovedì 17 novembre 2011, dalle ore 9.30, sarà presente, con una folta e qualifica delegazione di una centinaia,  a Roma, presso la sala Mechelli, del Consiglio Regionale del Lazio, dove è in programma la presentazione della piattaforma rivendicativa dell’organizzazione agricola alla presenza dei vertici della Pisana e della giunta regionale del Lazio. “E’ ora di scelte forti, il territorio al centro dello sviluppo – Ora basta….ci vogliono i fatti”. Questo il titolo dell’incontro.

“Proprio il tema dato alla riunione – spiega il direttore di Coldiretti Latina, Saverio Viola – declina abbastanza bene la situazione di disagio in cui versa il settore primario nella nostra provincia. Occorre avere segnali forti dopo la nostra grande mobilitazione. Dalla protesta siamo passati alla proposta ma se non ci saranno soluzioni certe in tempi abbastanza brevi siamo pronti a scendere di nuovo in piazza”.


In effetti dopo la manifestazione di Latina Coldiretti, nella spirito della più sana concertazione, ha ottenuto risposte esaustive dalla Regione Lazio ma ora, per almeno altre 15 questioni serve chiarezza.

“La nostra organizzazione – ha detto ancora Viola – è stata coerente passando, negli ultimi 18 mesi, dalla protesta alla proposta. Servono risposte concrete per scongiurare il ritorno in piazza. Gli agricoltori sono pronti a lasciare le aziende che però, in questa fase di stallo, è bene ricordarlo, sono a rischio chiusura”.

Tra le questioni sul tappeto l’attuazione completa per i bandi del piano di sviluppo rurale, l’accesso al credito, la crisi del kiwi e il percorso della legge 19, l’aumento del prezzo del latte, la convenzione con i CAA.

“Tutti temi che non possono più attendere – sottolinea Viola – occorrono soluzioni che già sono in ritardo. La crisi è grave e pericolosa. Nel settore primario la sopravvivenza delle imprese è davvero a rischio”.

La lentezza burocratica per alcune importanti leggi come quella sui prodotti a Km.0 e per la tracciabilità delle produzioni agricole e agroalimentari, sono i freni a mano che bloccano e penalizzano il settore. E’ indispensabile arrivare all’approvazione con la quale rendere operativi tali provvedimenti auspicati e richiesti dagli stessi consumatori altrimenti si andrà allo scontro.

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