Valorizzare i luoghi della memoria e gli scenari suggestivi che hanno fatto da sfondo e cornice ai primi pellegrini che si sono recati fin verso la culla della cristianità e del cattolicesimo che risponde la nome di Roma per unirsi a quello spirito che nell’antichità era molto sentito e che faceva percorrere chilometri su chilometri a viandanti e pellegrini animati da spirito religioso ma anche d’avventura. Questo è il leitmotiv su cui si fonda il contributo di progetto sulla Via Francigena da parte dell’Assessorato al turismo del Comune di Latina.
Latina è abbracciata da una delle cinque aree integrate selezionate e riconosciute dalla Regione Lazio per valorizzare questo cammino e amplificare il turismo religioso e ambientale del nostro territorio. Il Comune capoluogo è l’ente capofila nell’area Latina Tellus e quindi abbraccia diversi comuni che ne fanno parte (Aprilia, Pomezia, Ardea, Cisterna, San Felice Circeo, Sabaudia, Anzio, Nettuno, Pontinia e il Parco nazionale del Circeo) e finalmente, dopo un periodo di stallo dovuto al Commissariamento del Comune di Latina, è ripartito il progetto della Via Francigena. In verità, Latina all’epoca dei veri pellegrinaggi che hanno sancito la storia dell’umanità cristiana prima e dopo le Crociate verso le tre mète predilette (Roma, Santiago de Compostela e Gerusalemme) era ancora immersa nelle Paludi Pontine, vi era il tracciato della regina Viarum, l’attuale Appia, che segnava il percorso per i pellegrini: ed è nella valorizzazione del tracciato Foro Appio-Pontemaggiore (che è stato disegnato dapprima dall’assessore al turismo Enrico Tiero durante l’amministrazione Zaccheo e ribadito dall’assessore al ramo Gianluca Di Cocco) che si inserisce la promozione turistica di Latina. Le tappe che i pellegrini coprono non vanno oltre i 22-25 km il Comune di Latina, insieme al settore competente della Regione Lazio, sta predisponendo un collegamento con le altre realtà storiche dell’epoca, allacciando il cammino verso mète dei Lepini e dei Castelli romani che hanno poi come obiettivo terminale proprio Roma.
“Abbiamo ripreso i contatti con la Regione Lazio in modo intenso – ha sottolineato l’assessore Di Cocco- i fondi sono stati di nuovo riassegnati alla Latina Tellus e si può finalmente partire per l’esecutività dei lavori”. In particolare, il progetto per la messa in sicurezza del percorso che coinvolge il tracciato di Latina Tellus era stato già approntato, eliminando di fatto tutte quelle criticità e problematiche relative agli attraversamenti stradali; quindi è stato predisposto il progetto esecutivo e ieri si è proceduto alla relativa gara d’appalto per i lavori che deve eseguire la ditta sul percorso Foro Appio-Pontemaggiore. L’impegno di spesa è di 478mila euro, di cui il 70% erogati dalla Regione Lazio e il 30% dal Comune di Latina.
“Oggi quel percorso, o meglio quella fitta rete di percorsi, viene di nuovo battuta dai pellegrini, a piedi, in sella a un cavallo o a una mountain bike, sia per motivi religiosi ma anche per motivi culturali e turistici –ha sottolineato l’assessore Di Cocco-, poiché il cammino della via Francigena è divenuto per ogni lembo di territorio che viene toccato un’opportunità per valorizzare le proprie bellezze ambientali, artistiche, architettoniche e della tavola, in un unicum a cui si aggiunge l’elevazione spirituale che incornicia un quadro di per sé già affascinante. E Latina e il territorio che abbraccia come Latina Tellus fanno parte integrante di questo progetto condiviso”.
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