GAETA: REGOLAMENTO PUBBLICI ESERCIZI, L’ASSESSORE VECCHIARIELLO SPIEGA LE NOVITA’

*L'assessore David Vecchiariello*

È stato approvato, nel corso del consiglio comunale del 4 novembre, il regolamento che disciplinerà le nuove aperture dei pubblici esercizi a Gaeta. Si tratta di un provvedimento da tempo in attesa di essere adottato alla luce delle nuove norme di legge che si sono succedute in questi anni a partire dal Decreto Bersani.

“Il regolamento abolisce tutti i parametri quantitativi che limitavano l’apertura di ristoranti, bar, pub, pizzerie e, più in generale, dei locali che somministrano alimenti e bevande attuando la legge Bersani sulle liberalizzazioni. L’unico criterio sarà quello legato alla «qualità»: vengono, cioè, inseriti i parametri che definiscono il livello qualitativo dell’attività come, ad esempio, la conoscenza della lingua straniera del personale, l’offerta di prodotti tipici, le insonorizzazioni, l’uso di prodotti legati al territorio ed altri. In questo modo, per aprire un pubblico esercizio bisognerà garantire uno standard minimo di servizi. L’idea dell’Amministrazione è quella di offrire un certo livello di qualità commerciale nei quartieri turisticamente più rilevanti e di definire standard meno restrittivi in altre zone del territorio dove vogliamo favorire l’insediamento di nuove attività grazie alla minore rigidità dei parametri. Per i tanti che vogliono scommettere sul settore dei pubblici esercizi, adesso non hanno che da puntare sulla propria professionalità e sulla qualità della loro proposta”.


“Credo che stiamo dando un segnale positivo all’economia locale che recepisce le numerose sollecitazioni espresse da più parti per consentire una ripresa di un settore, quello commerciale in genere, troppo legato a «chiusure» che ne hanno condizionato lo sviluppo. Lo scopo fondamentale del provvedimento è quello di liberare nuove risorse e investimenti in uno dei settori che, nonostante la crisi, nella nostra città ha tassi di crescita a doppia cifra, e garantisce la libertà di concorrenza e di accesso al mercato assicurando ai consumatori finali un livello «minimo ed uniforme» di condizioni attraverso degli standard minimi richiesti ai nuovi esercenti. Insomma, questo regolamento è un altro tassello della strategia di sviluppo e riqualificazione della rete commerciale cittadina, per questo motivo lo abbiamo sostenuto con forza interpretando nel pieno lo spirito delle disposizioni del decreto Bersani. Per quanto concerne invece le attività già in essere, il loro unico obbligo con l’entrata in vigore del nuovo regolamento, è quella di esporre entro sei mesi il menù in doppia lingua, italiano ed inglese”.

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