Sono ormai numerosi i consumatori che si sono rivolti alla Confconsumatori – Latina per avere chiarimenti in merito alla possibilità di recuperare risparmi dimenticati dai parenti in un cassetto: se il conto è intestato bisogna agire entro luglio 2012.
Confconsumatori riceve tantissime richieste riguardanti i cosiddetti “conti dormienti”. Si tratta di depositi, contratti finanziari, libretti postali su cui per anni nonni, genitori e zii avevano versato risparmi e che, per varie ragioni, sono finiti nel dimenticatoio. Quei fondi sono persi per sempre? In alcuni casi è possibile recuperare qualcosa, ma bisogna che ci siano due requisiti fondamentali.
I conti “dormienti” :
– non devono essere stati movimentati per almeno 10 anni;
– devono avere un valore non inferiore a 100 euro. Il valore si calcola applicando alla cifra depositata in lire, maggiorata degli interessi legali di anno in anno maturati, il cambio attuale (es: 200.000 lire = 103 euro). Una volta appurato che il proprio conto, dimenticato in un cassetto, può a tutti gli effetti dirsi “dormiente”, la prima domanda da porsi riguarda il tipo di credito da far valere. Occorre stabilire, infatti, se il conto è intestato a sé o a qualche progenitore, magari defunto, oppure se fa riferimento a un soggetto indeterminato come un generico portatore (libretti al portatore). Nel primo caso (conto intestato) bisogna vedere se l’intermediario ha effettuato, tramite raccomandata a/r la comunicazione dell’estinzione del conto 180 giorni prima di procedere. Se ciò non è avvenuto l’avente diritto, nel termine prescrizionale di 5 anni decorrenti dal 17 agosto 2007 (quindi entro luglio 2012) potrà richiedere l’importo del credito, maggiorato degli interessi nel frattempo maturati e della rivalutazione monetaria. Qualora il titolare abbia ricevuto la comunicazione dell’Istituto di credito per tempo, oppure se il credito spetta a un generico “portatore”, non resta che rivolgere la domanda alla la Consap s.p.a., società a socio unico con sede a Roma (via Yser n. 14). Sul sito della medesima, http://www.consap.it, si trovano le istruzioni su come compilare la lettera e quali documenti devono essere allegati. I tempi, in tale ipotesi, saranno piuttosto lunghi e l’importo di cui ci si deve attendere il rimborso sarà costituito soltanto dalla somma investita con gli interessi maturati da ciascun versamento al saldo.
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