Atleti e dirigenti sportivi, titolari di bar, nel mirino dei malviventi. Sta succedendo a Itri dove, nel giro di una settimana, due colpi sono stati portati ai danni di due bar, il “Mondial” e il “Bar dello sport”, entrambi di proprietà di figure di primo piano nell’ambito calcistico. Il “Mondial”, dove i ladri, entrati da una finestra posteriore, avevano portato via 500 euro in moneta cartacea e tutto il contenuto dei diversi videogiochi, è di Luigi Capotoso, presidente per un decennio della Nuova Itri e attuale dirigente, oltre che papà di Salvatore, portiere titolare della “Primavera” del Napoli.
Ieri, il secondo colpo, si è registrato al “Bar dello sport”, di proprietà di due giovanissimi cugini, Emiliano Addessi e Danilo Ialongo, numero “dieci” della Pro Calcio Itri, e già idolo dei fans della Nuova Itri, tra le cui file il funambolico “Funghetto” – come è stato scherzosamente ribattezzato – mandava in delirio i fans biancoazzurri. Due i malviventi che hanno portato via 700 euro dal nuovissimo locale di Corso Vittorio Emanuele III, rilevato a luglio dopo la gestione di Ennio la Rocca e subito diventato un locale di forte attrazione soprattutto per i giovani, anche per le affollate e riuscitissime serate musicali attrezzate al suo esterno.
Quello che più ha indignato poprietari e avventori è che i due ladri hanno agito praticamente sotto gli occhi di tutti, presentandosi, addirittura al bancone, dopo il colpo, per chiedere due bicchieri di plastica nei quali mettere i 700 euro, in pezzi da uno e due euro, che i due avevano sottratto fraudolentemente dalla macchinetta che cambia la carta moneta in euro ferrosi adatti per poter accedere ai videogiochi. E questa la versione fornita da Danilo, che, al momento del furto con scasso non era di servizio, in quanto ha dato il cambio al cugino Emiliano solo nel pomeriggio. Due uomini, dall’accento tra il napoletano e il rumeno, verso le undici di mattina, hanno dapprima chiesto al bancone di farsi cambiare una cartamoneta da cinquanta euro, dando subito l’impressione di essere giocatori disposti a consumare quella somma presso i videogiochi, che sono ubicati in una sala restrostante il locale d’ingresso. Mentre uno faceva finta di giocare, l’altro, con un marchingegno, ha forzato la macchinetta distributrice di moneta ferrosa, portando via i 700 e passa euro che vi erano dentro, come appurato da un controllo avvenuto poco prima del colpo. Dopo dieci minuti, i due si sono presentati al bancone, chiedendo di poter avere due bicchieri di plastica nei quali sistemare l’abbondante gruzzolo ferroso che a stento riuscivano a contenere nelle due mani unite e che affermavano essere stato il provento di una fortunata vincita. Avuto i due bicchieri e ringraziato l’adetto al bancone, i due sono andati via con flemma inglese, uscendo uno dalla porta principale e l’altro da quella laterale sempre al locale d’ingresso.
Solo dopo un certo periodo il giocatore successivo ai due ha notato i segni dello scasso e ha avvisato il titolare che ha fatto giungere sul posto l’addetto all’affitto dei videogiochi che ha rilevato l’avvenuto furto. Pur nella comprensibile rabbia, Danilo Ialongo ha avuto lo spirito per un commento arguto gettato lì per sdrammatizzare l’accaduto: “Eh, sì, che se c’ero io, i due non avrebbero portato a termine il colpo. A Funghetto, infatti – agitando la mano con l’indice proteso in fuori – non la si fa”.
***ARTICOLO CORRELATO*** (Itri: colpo al “Mondial Bar” del presidente della Nuova Itri Luigi Capotosto – 29 ottobre -)
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