Nell’ambito delle attività di contrasto dei reati consumati in danno di utenti postali, il personale addetto alla squadra di Polizia Giudiziaria presso la sezione Polizia Postale di Latina, al termine di particolareggiate indagini ha identificato e deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina due persone residenti ad Aprilia, una donna di 56 anni e un cittadino magrebino di anni 34, entrambi accusati dei delitti di ricettazione e truffa continuata per aver illecitamente incassato, presso gli uffici postali di Aprilia e Pomezia, vari assegni risultati provento di clonazione ai danni di altrettanti correntisti postali residenti a Roma, Chieti e Olbia.
Questi ultimi nel decorso mese di agosto si erano accorti che ignoti, a loro insaputa, erano riusciti a prosciugare i rispettivi conti correnti tramite l’emissione di assegni postali risultati fedeli riproduzioni di quelli originali ancora in bianco ed in loro possesso.
A quel punto non gli è rimasto altro che presentare denuncia esibendo gli originali dei relativi titoli con la speranza di ottenere da Poste Italiane il riaccredito delle somme ad oggi calcolate in un totale di 9.000 euro.
Tenuto conto che gli assegni coinvolti sono risultati del tutto simili agli originali e sui quali sono state peraltro apposte firme di traenza molto somiglianti a quelle dei legittimi intestatari, si ipotizza che i due indagati, ritenuti non in grado di poter compiere simili manipolazioni, abbiano semplicemente avuto il compito di porli all’incasso dietro probabile compenso e che la materiale clonazione sia invece avvenuta ad opera di un’organizzazione specializzata in questo genere di truffe.
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