FORMIA, “SORRISO SUL MARE”: LAVORATORI IN STATO DI AGITAZIONE, “NON EFFETTUIAMO ISPEZIONI”

Assemblea dei lavoratori della casa di cura “Sorriso sul Mare” a Formia. “L’assemblea – fanno sapere in una nota congiunta Ovidio Bianchi – Fp Cgil, Giancarlo Ferrara – Uil Sanità, Giuseppe Di Prospero – Fps Cisl, Franco Carocci – Ugl Sanità – si è resa necessaria in quanto a seguito dell’incontro tenutosi con la parte aziendale si è provveduto a discutere di questioni di natura contrattuale quali:

orari di lavoro; allocazione di personale nei vari piani di assistenza per meglio rispondere alle esigenze assistenziali; comunicazione da parte dell’Azienda rispetto al tema dei minuti di vestizione in quanto precedentemente sollevato dalle organizzazioni sindacali; pronta disponibilità.


Nell’incontro l’azienda ha mostrato una certa ritrosia a discutere al punto che la discussione si è incanalata su una questione importantissima che è quella della sicurezza degli operatori tutti ivi in servizio della struttura.

Sconcertati dalle misure che l’Azienda avrebbe voluto che fossero adottate da parte dei lavoratori, tipo la ispezione sistematica di comodini ed armadietti dei quasi 145 degenti a oggi presenti e che per 1/3 presenta una pericolosità in quanto questo sono degenti che si trovano all’interno di una struttura in quanto dichiarati incompatibili con il regime della restrizione della libertà personale.

Evidente, a noi tutti, che la questione andava affrontata in termini particolari per garantire di fornire agli stessi e agli altri degenti una più che qualificata assistenza.

L’azienda oltre a rispondere con la incitazione delle scellerate ispezioni che avrebbero tramutato di fatto operatori sanitari in agenti di polizia penitenziaria è entrata nel pallone al punto tale di dover lasciare quel tavolo così inconcludente per la manifesta inadeguatezza da parte datoriale di raggiungere in termini di massima le contromisure volte a mettere in sicurezza anche la incolumità degli operatori nell’espletamento delle loro funzioni.

E’ utile ricordare che nella stessa seduta l’Azienda ha ritrattato quanto in precedenza, in termini anche da noi considerati positivi, questioni che avevamo dato per definitivi.

Tra lo sconcerto generale ci siamo visti costretti ad abbandonare la seduta per poi successivamente erudire i lavoratori delle nefandezze organizzative e della inconcludente visione delle problematiche.

Il giorno successivo i lavoratori si sono visti bersagliati da lettere di chiarimenti e contestazioni di addebito a vario genere , come se si fosse organizzato a tavolino una rappresaglia a tenaglia nei confronti degli stessi e anche qui, abbiamo potuto notare la futilità delle richieste di chiarimento e degli addebiti, che di certo non giovano ai lavoratori che svolgono un lavoro particolare con una utenza anch’essa particolare. Tanto è vero che nell’assemblea è emerso da parte dei lavoratori un alto senso di responsabilità in quanto gli stessi si rendono perfettamente conto di voler molto semplicemente affermare il diritto sacrosanto a svolgere con dignità e professionalità il proprio lavoro e non di sentirsi il bersagli di chi dovrebbe metterli nelle condizioni di operare come precedentemente richiamato.

E’ evidente a questo punto, da parte delle organizzazioni sindacali, di interessare gli organi preposti in termini di sicurezza e di valutazione dei pazienti per porre rimedio a una insidia che potrebbe rivelarsi molto pericolosa per i lavoratori di questo settore.

Un interrogativo ce lo si pone anche di fronte a chi firma da lontano richieste di addebito senza rendersi conto di cosa sta succedendo all’interno della Struttura per cui chiediamo allo stesso di farsi part dirigente e, ove lo ritenesse opportuno, vista anche la nostra disponibilità, a un incontro per rendersi effettivamente conto che forse la firma apposta in quelle contestazioni di addebito sono di una sterilità tale per cui si invita lo stesso anche prima di firmare di astenersi.

Per tutti i motivi esposti le organizzazioni sindacali indicono lo stato di agitazione e se non dovessero esserci risposte in tempi adeguati metteranno in campo forti iniziative sindacali e anche legali per meglio soddisfare quelle che sono le copiose problematiche evidenziate sia dai lavoratori che dalla organizzazioni sindacali”.

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