Dopo le Buone Gestioni e il Marchio di Qualità della Regione Lazio, il Museo della Città e del Territorio di Cori conquista anche la Certificazione Internazionale Herity 2009 – 2011, riconosciuta dall’Unesco e finora attribuita solo ad un terzo dei musei laziali, di cui otto nella provincia di Latina.
Oltre che un’attestazione di benemerenza, la certificazione vuol essere un utile strumento di programmazione della politica culturale, responsabilizzando sia i decision mekers affinché operino per mantenere stabili o migliorare i parametri di qualità, sia i visitatori e gli addetti ai lavori perché tali condizioni dipendono anche dal proprio comportamento.
Il museo comunale di Cori, diretto dal Prof. Domenico Palombi, e ospitato nel prestigioso Complesso monumentale di Sant’Oliva, accoglie un allestimento museale suddiviso in otto sezioni cronologiche e tematiche che introducono alla conoscenza dell’evoluzione storica del paesaggio del territorio dei Monti Lepini.
Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato ieri pomeriggio da una Delegazione dell’Organismo Internazionale per la Gestione di Qualità del Patrimonio Culturale, formata da Maurizio Quagliuolo, segretario generale Herity Internazionale, e da Gaia Marnetto, coordinatrice Herity per l’Italia.
Herity,, nome che deriva dall’unione delle due parole Heritage e Quality, nasce nel 1994 su iniziativa del DRI e dalla constatazione dell’esigenza che occorre amministrare al meglio il capitale di beni culturali di cui disponiamo e che oggi riveste anche un’importanza strategica crescente dal punto di vista dello sviluppo economico.
È con un bersaglio a quattro quadranti, da leggere in senso orario, che Herity misura la qualità nella conduzione dei beni culturali, valutando la rilevanza (percezione del valore culturale), la conservazione (stato di mantenimento e restauro), la comunicazione (informazione trasmessa al visitatore) e i servizi (qualità dell’accoglienza). I risultati finali, che collocano il bene su un livello da 1 a 5, sono il frutto di una media ponderata tra l’autovalutazione dei soggetti responsabili della gestione, il giudizio di un team di esperti Herity e l’opinione del pubblico.
“Questa ulteriore conferma di qualità, la terza ottenuta dal nostro museo durante questa legislatura, colloca la struttura e la città stessa nel più ampio panorama internazionale, premia la scelta di questa Amministrazione di investire risorse nel settore cultura puntando alla crescita civile della città e rende consapevoli della necessità di impegnarsi sempre più in questa direzione”, ha commentato il delegato alla Cultura Giorgio Chiominto che ha ritirato la targa insieme alla delegata alle Politiche Giovanili Chiara Cochi. Fondamentale anche il ruolo dell’associazionismo culturale, con l’Associazione Amici del Museo, che opera per la valorizzazione del patrimonio oggetto dell’allestimento museale, anche attraverso la
ricerca di nuovo materiale da destinare alle collezioni, e l’associazione culturale Arcadia, che ne gestisce i servizi aggiuntivi.
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